Nei mesi scorsi questo blog si era già occupato del cosidetto “furto d’infanzia”, dando un piccolo contributo a quello che altri blog, come Un altro genere di comunicazione, fanno da tempo (qui e qui).
Si sa che i bambini e le bambine sono i soggetti più influenzabili dalle pubblicità, hanno meno difese e meno capacità critica per giudicare. Stamattina stavo facendo colazione. Sul tavolo c’erano anche i Saccottini del Mulino Bianco. Do un’occhiata alla scatola di sfuggita e vedo questo.
Nuovi personaggi del Mulino. Sono praticamente omini a forma di pastine con cui i bambini possono giocare. Sono maschi e femmine per permettere sia ai bambini che alle bambine di identificarsi con loro.
Esaminiamo i personaggi: sono più maschi che femmine. Le pastine-maschietto si differenziano tra loro per alcuni caratteri principali. Ci sono i due gemelli forzuti, c’è il tipo intelligente, c’è l’esploratore.
E i personaggi pastine-femminucce? Qui viene il bello. Le pastine-femmine sonosolo tre. Eccole.
C’è ne una, Cocca, che sembra essere la più normale. Sembra avere quasi le fattezze di una mamma (cfr. le scarpe). Macy, invece, è una ciambellina che al posto della bocca ha un buco, il che rende la sua espressione molto simile a quella di una bambola gonfiabile. Sorridente però. Grì Grì è una spilungona molto glamour, vestita e truccata di tutto punto. Porta pure dei gioielli. Le pastine-femmine non hanno caratteri particolari che le differenziano, l’unico carattere che hanno è di essere femmine e di essere belle (nel caso della terza).
Ad un bambino nel gioco vengono proposti personaggi dalle caratteristiche varie che faranno parte della sua personalità di adulto. Le bambine nel gioco si preparano ad essere quello che la società si aspetta che essere diventino: belle, disponibili o mamme.
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