Il Natale è fai da te?

Creato il 09 dicembre 2014 da Dammilvia

(di Mirko De Frassine) – Tempo di crisi, di risparmi e di rinunce. Ma perché rinunciare a qualcosa se non costa nulla o se addirittura può far bene al pianeta?
Ci siamo divertiti a pensare a qualcosa per la nostra città, L’Aquila. Dopo il sisma la fuga di cittadini si è fatta sempre più numerosa e i tanti abitanti rimasti si divincolano tra rotatorie, strade e centri commerciali, sperando che il cammino di rinascita del centro storico si concluda al più presto per tornare quantomeno a vivere una vita normale.

Sono passati quasi 6 anni e anche i ragazzi iniziano a stufarsi di una situazione troppo sterile e arrendevole, illudendosi che l’atmosfera ‘trash’ aquilana possa in qualche modo essere simile a quella londinese o berlinese, capitali dello style urbano. Poi ultimamente va molto di moda il termine ‘smart city’, città intelligente, e nel 2014 è forse lecito aspettarsi di vedere connessioni wifi libere per tutti, impianti a energia pulita ovunque etc.

Invece ecco che con l’arrivo delle feste, l’unica luce visibile è un farone puntato verso il Corso dalla Fontana luminosa, che affannoso tenta di dare luce alle pareti che per anni hanno visto persone, ragazzi, studenti e persino cani randagi, fare su e giù per la città senza contare i passi e le energie spese. Dov’è il natale? Nella crisi che vive il mondo intero non si può fare a meno di queste piccole cose! Sentiamo dire che i problemi sono altri! Verissimo! Ma io credo che tutto inizi dalla comunicazione tra le persone che oggi sta morendo. Quel senso di cooperazione e di semplicità non si vede più in giro perché ci siamo abituati a vivere di serie Tv con personaggi che non esistono, lasciando morire, invece, gli abbracci illuminanti che caratterizzano ogni città.

Non è vero che non ci sono le idee, anzi! Pensavamo a gruppi elettrogeni ecologici in grado di fornire corrente elettrica a qualsiasi tipo di bancarella che oltre a non emettere Co2 regalerebbero l’appellativo di smart city tanto citato. Mi viene in mente Energiestro, società giovane francese che ha sviluppato una nuova tecnologia di produzione di energia indipendente, ecologica ed economica. Oppure il progetto Edison per la realizzazione di un Green Power Generator a partire dal brevetto Ecoluce. Insomma se ne potrebbero fare di cose! E a questo punto ecco l’affermazione:’Non ci sono i soldi!’ Suvvia gente! L’Aquila è sempre sotto i riflettori, tanto che dopo lo scandalo mafia a Roma è addirittura trapelata la notizia di proporla capitale d’Italia!

E cittadini e turisti tra vin brulé, mele candite, passeggiate tra la musica e green energy, colori, vita!

Perché lasciar andare tutto questo? Perché come ogni volta non iniziare a cooperare? Ogni giorno vorticano domande su quale sarà il futuro dell’Italia e degli italiani, tra impossibili riprese e possibili cadute senza fine.
Ma se pure il Grinch e Ebenezer Scrooge, arrivano a capire la bellezza, la semplicità e soprattutto l’importanza di queste cose in periodi duri, non possiamo essere peggiori! O forse non importa più nulla a nessuno?


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