Il Nepal attende i turisti, anche italiani

Creato il 18 febbraio 2016 da Sarahscaparone @SarahScaparone

Tornate in Nepal, se lo avete già visitato, venite in Nepal se è per la prima volta. È il Paese delle meraviglie, di genti pacifiche e serene che vi aspettano. Non deludetele. Questo l’invito di Paolo Nugari, responsabile del Nepal Tourism Board in Italia, durante la scorsa Borsa Internazionale del Turismo di Milano.

Beh, che dire. Per chi c’è stato, il Nepal resta nel cuore: le montagne, i paesaggi, gli occhi delle persone, i monumenti, le religioni, il silenzio, la semplicità della vita, della sua gente. Tutto parla. Anche il cibo, aggiungo io, che a questo incredibile Paese e al mio viaggio del 2011 (tra Kathmandu e l’Annapurna) ho dedicato anche il mio blog. KiteinNepal nasce proprio cinque anni fa per raccontare di quel viaggio e nel tempo si trasforma in luogo in cui condividere la mia passione per il cibo e per il mondo. E presto si  arricchirà di spunti dedicati alla cultura gastronomica nepalese, con curiosità e ricette, ma non solo.

Il Nepal oggi vuole rassicurare turisti e appassionati che tutto è tornato alla normalità, e io non posso che farmi portavoce di questa testimonianza.  I disastri causati dai terremoti di aprile e maggio 2015 sono eventi passati e il Paese è tornato a garantire gli stessi standard di sicurezza oltre che a mantenere il proprio fascino.

Fortunatamente sono solo 10 i distretti (su un totale di 75) quelli interessati dal sisma. I parchi di Chitwan, Bardiya, la zona del Terai sono rimasti indenni, così come i siti religiosi di Lumbini (luogo dove nacque Lord Buddha) Pashupathinath e Muktinath. Solo uno dei sei siti Unesco della valle di Kathmandu ha subito sostanziali danni, per tutti gli altri si tratta di impatti marginali che non inficiano la godibilità e la fruibilità dei luoghi. Grazie agli aiuti della solidarietà della società civile internazionale sono già stati ampiamente avviati i lavori di restauro e di ricostruzione e tutti i sentieri di trekking sono già agibili, così come alberghi, ristoranti, strutture home stay, o i quartieri caratteristici dello shopping.

I sentieri di trekking verso il Campo base dell’Everest e intorno all’Annapurna sono stati controllati e dichiarati sicuri da società  internazionali specializzate. I fiumi frequentati dai rafters sono stati certificati fruibili. Anche i siti artistici della valle di Kathmandu sono stati riaperti due mesi dopo il terremoto e seppur con danni marginali non presentano alcun rischio per le infrastrutture turistiche.

Considerando il rapido processo di recupero e l’incomparabile patrimonio del Paese, il Nepal è stato eletto destinazione numero 1 del 2016 da Rough Guide, numero 6 nella “cool list 2016” di National Geographic Traveller Magazine e indicato quale meta irrinunciabile nella Fodor’s Go List e mentre Forbes lo ha inserito nella lista dei Paesi da visitare nel 2016. Partiamo?



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