All'improvviso, in quel preciso posto, il cielo affonda le sue radici nella Terra.
Cielo e Terra, febbrilmente si abbracciano, si stringono, dondolano, ondeggiano, traballano e tentennano.
A volte, cielo e Terra hanno voglia di abbracciarsi.
Il loro confronto è sempre maldestro e questa volta, più delle altre, è barbarico
Si abbracciano senza badare a ciò che sta in mezzo, poi lentamente si ritirano distrutti e distruttivi.
Ecco poi, richiamata dal frastuono e dai sussulti, l'acqua che vuol partecipare all'incontro.
Si dirige convulsa e impetuosa alla ricerca di una meta che non esiste.
I punti sono diventati virgole, i più asterischi , i punti esclamativi sono ora punti di domanda.
Che rotta prende questa nave?
L'uomo è inerte e annichilito, può solo vagire e inchinarsi e tacere.
Ora che la febbre è passata, il cielo inizia a piangere disperato, è disgustato di quella scappatella con la fraterna Terra.
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