Una curiosità innata che mi fa andare sempre un passettino più avanti di quel che credevo,unita ad una buona dose di senso di discernimento.
Non ho fatto altro che piangere,pensando ancora cosa posso fare per chi è meno fortunato?
Sarà che si avvicina Natale e che penso a chi sta peggio,a chi è solo.
Non riesco ad essere indifferente e non voglio.
Continuo a seminare piccoli,minuscoli semini quotidiani e cerco portare avanti quel millimetro di cui parla così bene Daniela, a volte senza rendermene nemmeno conto.
Ma oggi con una consapevolezza in più.
In questi giorni mi sono ritrovata a pensare a mio nonno paterno.
Mia nonna ha detto una frase che mi ha fatto riflettere,la mia singolarissima nonna.Un personaggio,davvero.Una del '30 che guida la sua macchina rossa, che è stata la prima in città a prendere la patente.
Ho appena letto la storia di Tolstoj e sono disperata.Ho letto del suo funerale ed ora non c'è più niente su di lui da leggere.Ho letto i suoi libri e quelli che parlano di lui.Sono davvero scossa per la sua morte!La moglie non l'aveva sempre ostacolato (ecc.ecc) e lui così ha lasciato tutto ai poveri.
Capirete,una che ti dice queste cose può sembrare un pò matta.E invece no.E' normalissima,non ha perso i lumi della ragione.
Disperata mi ha raccontato che questo grande Amore verso lo scrittore viene da mio nonno.
Tuo nonno era appassionato di Tolstoj,aveva letto tutto.
Era il suo modello di vita.Non voleva nulla per sè,voleva dare tutto ai poveri,anche la casa.
Ma la casa no,non gliel'ho permesso!Ha aggiunto,sorridendo.
(Mia nonna è ancora innamorata del nonno,anche se in vita litigavano in continuazione e tutti credevamo che si odiassero.Finchè una volta, entrando d'impeto nel tinello dove erano uno accanto all'altra nelle loro poltrone a guardare la tv,li ho scoperti.Erano teneramente mano nella mano!).
Mio nonno era un preside e mia nonna una maestra.
Mia nonna amava fare shopping,ricordo che da adolescente frequenti erano le incursioni nel suo armadio,aveva di tutto!
Mio nonno era l'opposto,era uno che al compleanno ti regalava due matite e un quaderno e davvero dava tutto quello che aveva agli altri,quelli che secondo lui avevano più bisogno.
Quando nel Salento sbarcarono i primi albanesi lui si adoperò subito per dare una mano.
Ogni tanto portava a pranzo qualche suo nuovo amico proveniente da quella terra che ha amato all'istante.Un legame,quello verso l'Albania,che si è fatto sempre forte.
Andava e veniva con il traghetto (allora c'era il traghetto da Brindisi!),con gli amici della parrocchia,a portare aiuti,a dare una mano.
Aveva i suoi difetti eh si.Era molto severo,anche se sorrideva sempre.
Amava cantare,giocare con i miei fratelli e i cugini.
Mi sgridava perchè a quell'età mi tingevo i capelli di un rosso fiammante e mettevo lo smalto.
Divento grande e mi rendo conto di quanto la sua presenza mi abbia lasciato.
Allora era ingombrante,ero conosciuta come la nipote di,e ci si aspettava grandi cose da me.
Ovunque andassi tutti mi conoscevano,senza se io conoscessi queste persone.
Ero la nipote di.
Questo mi rendeva ancora più timida,era come vivere con mille occhi puntati addosso.
Quando è morto sono state organizzate delle conferenze per lui,ma non ci sono mai andata.
Non mi rendevo conto,allora,dell'umanità di mio nonno.
E' riuscito a trasmettermela però.
E così mia nonna, i miei genitori.
Quello che di buono avevano,hanno,ha germogliato.Per fortuna.
Nonostante i loro difetti,nonostante alcune volte me ne lamenti.
Tutto ciò che di buono sono ora,è stato seminato da loro,mi sono solo ( e come è giusto che sia) presa la libertà di esprimerlo "a modo mio",seguendo al mia strada.
Amando le mie radici,posso protrarmi verso il cielo.
Stamattina,appena sveglia,ho fatto il latte di mandorla.
Che soddisfazione berlo e sapere che l'ho fatto io!
Con il suo aiuto...(Vi avevo parlato di lei molto tempo fa...arrivata tramite acquisto collettivo)
Era lì,nel mobile e non mi decidevo ad utilizzarla.
Avvertivo una certa paura,non so.
Forse non mi andava d'impegnarmi a fare quel millimetro in più per la mia vita.
Adesso ne sono innamorata!
Oggi ho fatto anche il parmiggiano vegano,con l'okara,il residuo delle mandorle.
L'ho strizzata bene bene e saltata in padella con sale himalayano e pepe.
Ed ecco il parmiggiano vegano!
Perfetto sugli spaghetti da agricoltura organica,trovati al discount a pochi cents.Buonissimi.
Dopo pranzo,fino all'imbrunire ho tessuto il mandala per lei che mi sostiene sempre.
Che ordina i miei piccoli manufatti colorati.
Sono grata per la fiducia che mi ha dato fin dall'inizio di quest'avventura nei mandalas tejidos.
E spinta da questa gratitudine m'impegno.
Le mani scivolano sul "telaietto",con lentezza e cura.
La guida interiore sceglie l'accostamento di colori.Ascolto i messaggi che a volte arrivano.
Grazie a lei ho trascorso un pomeriggio indimenticabile,io,i colori,e la musica.
Anzi,io non c'ero più.Mi ero dissolta in quella danza di fili brillanti.