un maestro era in viaggio con uno dei suoi discepoli, il quale aveva il compito di occuparsi del loro cammello, una sera rientrarono tardi ed erano molto stanchi, così il discepolo non legò il cammello vicino all’uscio di casa e pregò chiedendo al suo Allah di prendersi cura lui del suo camello che stava fuori e si addormentò. L’indomani mattina il cammello era scomparso, il maestro chiese: “dov’è il cammello?” e il discepolo rispose: ” non lo so, chiedi a Dio, perché avevo chiesto ad Allah di prendersene cura, io ero troppo stanco ieri notte…; tu stesso mi hai insegnato ad avere fiducia in Allah ed io mi sono fidato, non essere furioso con me! Prenditela con lui!”
Questo racconto per spiegare che se Dio vuole legare il cammello deve usare le mani di qualcuno di questo mondo, lui non ha altri mezzi in questo mondo, e il cammello è nostro, dobbiamo agire noi in prima persona, non delegare pregando che Dio si occupi dei nostri affari, ma dobbiamo avere fiducia in lui non solo sulle nostre azioni; questo perché anche un cammello legato può essere rubato!
Il maestro disse al discepolo : ” tu fai tutto quello che puoi, ma questo non garantisce alcun risultato, non esiste alcuna garanzia. Quindi fà tutto ciò che puoi e poi, qualunque cosa accada accettala, perché Allah vede più lontano di te, forse è bene che tu non possieda più quel cammello, forse è giusto che tu continui il tuo viaggio senza quel cammello”.
Avere fiducia non vuol dire essere pigri, agire non vuol dire fidarsi solo di se stessi, l’evoluzione dell’uomo sta nell’ avere fiducia anche in ciò che non conosciamo al di sopra di noi e continuare ad agire e dare il nostro meglio.
Gaobi.