Oggi continuo a farvi “vedere” il nostro viaggio attraverso la seconda parte delle 20 immagini più belle che ho scattato. Mai selezione è stata più difficile perché ho fatto veramente tantissime foto. Credo di aver superato il migliaio…
Protagonisti di questa seconda parte, sono le dune e l’oceano.
Una prima duna l’abbiamo “incontrata” a sorpresa durante il viaggio in auto per raggiungere il Nambung National Park. Dopo chilometri e chilometri di bassa vegetazione verde all’improvviso il nostro sguardo è caduto su una duna candida che nasceva direttamente dal verde.
Durante l’escursione c’era un vento pazzesco che alzava la sabbia per un paio di metri dal suolo, creando una zona dalla strana atmosfera rarefatta. In cielo piccole nuvole che contribuivano a rendere il panorama addirittura quasi irreale tanta era la perfezione dell’insieme.
E poi ancora l’Oceano.
A volte, rare volte, calmo e piatto tanto da sembrare una piscina come alla “Little Beach” nella riserva naturale “Two People Bay”.
Oceano in moto perpetuo che colpito dal sole risplendeva in mille sfumature diverse.
” Forse è perché siamo stati poco,
forse non tutta l’Australia è così,
ma è bello sapere che esistono ancora luoghi dove, anche tra sconosciuti, ci si saluta e ci si chiede “come va?”,
luoghi dove potresti girare scalzo per strada e tornare a casa con i piedi puliti,
dove in cielo, di sera, si vedono ancora le stelle anche in città,
dove gli steccati sono per evitare che ti entrino in giardino gli animali e non le persone,
dove nei ristoranti l’acqua è sempre gratuita e nelle bottiglie di vetro di una volta,
dove in albergo non ti chiedono i documenti,
dove il verde pubblico è curato come quello privato ed ovunque ci sono parchi gioco per i bimbi,
dove il poliziotto ti becca da lontano con il laser a +10 Km all’ora rispetto al limite, ti ferma e, dopo essersi presentato, anziché multarti, ti chiede di andare più piano e regala due stickers ai tuoi figli con la macchina della Polizia.”