Magazine Società

Il "Nuovo che Avanza": Antonio Gentile, l'impresentabile imposto a Renzi (che ha calato le braghe) da Angelino Alfano

Creato il 02 marzo 2014 da Tafanus

Gentile-antonioVoci critiche nel Pd contro la nomina di Antonio Gentile a sottosegretario alle infrastrutture. Due deputati, D'Attorre e Ginefra, e il senatore Mineo chiedono a Renzi di annullare la nomina e mandarlo via. E intanto dal web spunta un'iniziativa del neo sottosegretario: nel 2002, in veste di senatore di Forza Italia, propose che Berlusconi fosse candidato al premio Nobel per la pace (Fonte: l'Unità)
Il deputato del Pd, Alfredo D'Attorre, a margine del congresso Pse commenta: «La vicenda di Gentile non mi sembra edificante e mi sembra inopportuna la sua permanenza al governo. Il quadro di pressioni che emerge sull'editore dell'Ora della Calabria è inquietante» (secondo il quotidiano il politico ha fatto pressioni, risultate vane, affinché non uscisse un articolo su suo figlio, e pochi giorni dopo le rotative del giornale si sono misteriosamente rotte). «Sono indotto a pensare che nè il presidente del consiglio nè i vertici Ncd erano a conoscenza pienamente della vicenda – sostiene D'Attorre - altrimenti avrebbero dovuto soprassedere da questa scelta. A me sembra inopportuna la permanenza di Gentile al governo, mi auguro sia indotto, dal residente del consiglio e dal suo partito a rassegnare le dimissioni».
«Ncd e il suo segretario Angelino Alfano liberino il Governo Renzi dall'imbarazzo determinato dal 'caso Gentile' ieri nominato sottosegretario alle Infrastrutture», dichiara in una nota il deputato del Pd Dario Ginefra. «Questo Governo, per poter portare a termine il suo complesso mandato, non può permettersi alcuna crepa nella sua credibilità pubblica. Si eviti di riproporre le esitazioni talvolta manifestate dal precedente Governo Letta».
E in un editoriale sul sito www.articolo21.org il senatore del Pd Corradino Mineo rincara: «Badiamo al sodo, d'accordo. Il lavoro, innanzitutto, e la legge elettorale e la rivoluzione che rimetterà in moto la macchina burocratica. Condivido. Ma perché, fra i tanti in fila per una casacca da sotto segretario, Renzi doveva proprio caricarsi questo Antonio Gentile da Cosenza, già scelto da Berlusconi per sostituire Cosentino dopo i noti guai giudiziari?».

Il caso di Gentile, in pressing su "L'Ora" (Di Claudia Fusani)
Certo, si occuperà di Infrastrutture nella squadra con il suo, del suo stesso partito, ministro Maurizio Lupi. Non avrà a che fare con editoria o cultura. Ma non è il dove che pesa. È il chi. Se è vero, come è vero, che Antonio Gentile, senatore calabrese del Nuovo Centrodestra e nominato ieri sottosegretario alle Infrastrutture, è il signore che una decina di giorni fa è stato al centro, sfiorato ma senza alcuna responsabilità diretta, di un giallo giornalistico-editoriale.
Succedeva infatti, una decina di giorni fa, che il quotidiano L’Ora di Calabria stesse per pubblicare un articolo in cui si parlava del figlio del senatore Gentile coinvolto in un’indagine della procura di Cosenza per falso ideologico e associazione a delinquere. Il quotidiano veniva messo sotto pressione per non pubblicare la notizia (che ovviamente veniva pubblicata). Solo che qualche giorno dopo L’Ora di Calabria è stata colpita da una delle peggiori sciagure che possano capitare a un quotidiano: lo stop delle rotative per un improvviso quanto inspiegabile guasto alle macchine.
Una faccenda stranissima di cui infatti si sta occupando la procura di Cosenza. Le coincidenze possono essere maledette e i retroscena sono un genere giornalistico assai diffuso. Ma è chiaro che la nomina di Gentile costringerà il premier Renzi ad assumere qualche informazione in più. Visto che il nome di Gentile è da giorni blindato nel toto-sottosegretari, non ne è mai uscito e ieri mattina è stato confermato nella squadra di governo. Di fronte a tanti altri nomi, come abbiamo visto, che sono invece spariti. Appena uscito il suo nome, Articolo 21 e Iniziativa dei Cittadini Europei per il pluralismo dei media, hanno provveduto a ricordare a Renzi rischi ed ombre di Gentile.
«La sua nomina dopo il caso Ora di Calabria è inopportuna» ha twittato Giuseppe Giulietti. «Solo dieci giorni fa, a Cosenza - si legge nella nota di Media Initiative - accadeva un episodio inverosimile ai danni della libertà di stampa: l’Ora della Calabria veniva messo sotto pressione per non pubblicare la notizia dell’indagine giudiziaria (falso ideologico, associazione a delinquere) che riguarda il figlio di Antonio Gentile». Media Initiative ricorda che alla direzione del giornale erano arrivate «pressioni minacciose dai toni così allarmanti da aver spinto la Procura ad intervenire proprio in questi giorni, per capire come mai, dopo aver toccato gli interessi della famiglia Gentile, il quotidiano di Cosenza abbia subìto un improvviso e inspiegabile guasto meccanico alla tipografia che ne ha impedito stampa e distribuzione».
Non la vede così il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti che tace i fatti de L’Ora di Calabria e guarda invece al nome di Gentile come «il giusto riconoscimento per tutti i calabresi che potranno avere un valido interlocutore in un ministero chiave come quello delle Infrastrutture». Sappiamo quanto i sei senatori calabresi siano stati decisivi per la nascita di Ncd. E come i 31 voti al Senato siano, almeno per ora e al netto di eventuali future maggioranze diverse, determinanti per il governo Renzi. La nomina di Gentile è solo un piccolo prezzo da pagare in nome della maggioranza.

Tafanus
...insomma, una "marchetta" di Renzi ad Alfano. Due politici senza pudore. Alfano che impone, Renzi che si cala le mutande e si lascia imporre questo impresentabile. Non perchè abbia un figlio inquisito per gravi reati, ma perchè - se ciò che emerso dalle pagine de "L'Ora" fosse vero - ci troveremmo di fronte ad un caso che non sarebbe improprio definire "di stampo mafioso": la politica (mi vergogno a definirla così) che cerca di imbavagliare la stampa, in un caso di presunta delinquenza in famiglia. Uno spirito libero, questo Gentile: è lui che nel 2002 aveva promosso la vergognosa candidatura di Silvio Berlusconi a Premio Nobel per la Pace (?).

Sfortunato, Gentile, perchè ha promosso - fra le risate generali - Silvio Berlusconi al Nobel, per trovarsi oggi di fronte alla triste realtà di aver candidato al Nobel colui che oggi, pregiudicato, non può candidarsi neanche a fare l'assessore al Comune di Roncofritto, insieme al Cangemi.

Nella criminalità politica che c'è in filo che tiene tutto insieme. Antonio Gentile è lo stesso che il pregiudicato Berlusconi aveva voluto al posto di Nicola Cosentino da Casal di Principe. Vergognosa la protervia di Angelino Alfano (quello del "Nuovo" Centro Destra) nel pretendere questa nomina, ma ancor più vergognosa la calata di braghe del bischero di frignano, cioè di colui che doveva "rottamare" la vecchia politica, e che invece sta rottamando se stesso, a velocità supersonica.

Aveva delle alternative, Alfano, di fronte al ricatto "o Gentile o crisi"? Si l'aveva. Dire ad Angeklino: "Gentile NO. C'è un limite a tutto. Vuoi fare la crisi, Falla pure, e poi vai davanti all'opinione pubblica a spiegare che il governo è caduto perchè non è stata accolta la vergognosa richiesta di portare al governo questo personaggio"

Tafanus


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :