IL NUOVO PROGETTO DI MISHA SUKYAS SI CHIAMA "SPICE BISTRO&BAR"

Da Metamorphose

Spice Bistro&Bar è il nuovo progetto di Misha Sukyas, un gastro-bistro innovativo in cui il cliente è il vero punto focale. Concept di Spice è indubbiamente la ricerca per il prodotto di qualità e la mise en place, oltre ad abbinamenti di aromi e sapori originali, senza tralasciare la cosa più importante in un locale: la comfort-zone del cliente.

Vi ho già parlato dello Chef Misha Sukyas in altre occasioni (qui e qui), ma avrò modo di raccontarvi ancora un volta qualcosa su di lui ed il suo "modus operandi"


Con Spice Bistro&Bar si vuol avere un approccio diverso, più vicino a tutto il genere di clientela, anche dei più giovani, amanti e sempre alla scoperta della buona cucina,attraverso porzioni e prezzi moderati che invitano a ritrovare e, dunque, a provare qualcosa di diverso senza il disagio e la paura che circonda spesso e volentieri il fine-dining.

Un menù dinamico, trasversale, dove non vi sono regole, categorie e portate come antipasto, primo e secondo; un menù che cambia quotidianamente, in versione più snella e rivista per il pranzo. Questo grazie soprattutto ad una vera e propria collaborazione con fornitori selezionati accuratamente, come Sergio Motta per le carni e gli insaccati, l’Ortolano di via Canonica e Silvestro Mandara per i formaggi e le basi del gelato.

Come vi dicevo, attenzione alla qualità ed alla stagionalità: due dei principi cardine per la spesa e sulla quale poggiava l'odierna bistrattata nouvelle cuisine che doveva rappresentare l’essenza di un prodotto fresco e quotidiano di qualità, anziché l’attuale concetto di micro-porzione.

Con Maria Giovanna, Sara e Monica durante la cena di degustazione allo Spice Bistro&Bar

La voglia di ricominciare a costruire un rapporto con il cliente, passa dalla scelta di raccontare e completare molti piatti direttamente al tavolo, sia per soddisfare la sua eventuale curiosità, sia per dare la giusta attenzione ed erodere quel distacco che si è creato negli ultimi anni tra chef e cliente.

- Tartare di cavallo ed i suoi sfilacci con barbabietola acidulata affumicata
- Tartare di asina con salsa prezzemolata

Anche la carta dei vini ripercorre una predilezione per la ricerca, offrendo anche una selezione di vini pregiati al calice, sempre con l’intento di soddisfare chi ha voglia di provare un grande vino senza l’impegno del costo dell’intera bottiglia.

- Insalata di tuberi con 25 spezie e salsa al wasabi con cioccolato bianco
- Crema di lenticchie alla Bangladesh

Ma allo Spice Bistro&Bar si possono anche degustare deliziosi cocktail, interpretati in modo tale da riuscire a creare l’abbinamento cibo-cocktail. Un concept che sta sempre più ricevendo consensi. Per questo motivo è stata creata una lista ad hoc affinché possano essere un ideale accompagnamento per tutta la cena, oltre ad essere i principali protagonisti del pre e dell’after dinner.

- Risotto all'agnello con salsa di yogurt e paprika
- Risotto alla barbabietola con salsa allo yogurt

Spice bistrò&bar è il luogo dove far nascere nuovi must come Parmigiana e Champagne, un luogo dove non vi sono regole se non quella di lasciarsi andare per vivere una piacevole esperienza, come quella che ho vissuto io. 
Assaggi di gusto e di qualità interpretati nel modo migliore, come solo Misha Sukyas sa fare, grazie alla sua meticolosità nel creare un piatto, insieme alla combinazione di sapori, spezie, tecniche e colori che riempiono i 5 sensi, e non solo.

- Paccheri salati con 'nduja e stracciata
- Paccheri dolci con ripieno al sapore di 'nduja e canditi

Un posto magico, alchemico, un'esplosione di gusto e sapori. Un percorso, quello di Misha, definito camaleontico. In Inghilterra ha lavorato con Antonello Tagliabue, chef di Bice a Londra che lui considera un padre putativo oltre che un esempio di etica lavorativa. Da lui, Misha impara l’organizzazione del lavoro, lo “stare” in cucina, insieme alla ricerca di qualità e servizio. Oltre che con Tagliabue, a Londra lavora con Valentino Bosch e Michelle Roux.

Giramondo per natura, le sue esperienze lo portano dall’Olanda (presso il ristorante “Van Vlaanderen” di Marc Philippart ad Amsterdam) fino a Sydney dove lavora al “Pier Restaurant” con Grant King, e poi con lo chef stellato australiano Peter Gilmore al “Quay”. Le sue tappe successive spaziano dalla Cina all’Indonesia; trascorre un anno “sabbatico” in India, dove dal contatto con la cucina locale – in particolare dai processi di panificazione – Misha apprende l’importanza della trasmissione dell’energia nelle proprie creazioni.

Nel 2007 torna in Olanda, sempre ad Amsterdam, dove perfeziona il proprio tirocinio e apre vari locali - “De Ysbreeker”, “Bar Itala” e “Lago” di cui è chef per un anno. L’incontro fondamentale per Misha è con Moshik Roth, chef israeliano di “avanguardia spietatissima” come lui stesso racconta, e paladino della cucina “tecno-emozionale”.

Misha, milanese di origini armene, formatosi al liceo artistico, è un “visualizzatore”, un architetto del gusto dalle mille sfaccettature.


Spice bistro&bar Via Edmondo De Amicis, 4 - Milano (vicino Corso di Porta Ticinese)spicebistrobar@yahoo.com
www.spicebistrobar.com