Sappiamo bene che l’iPhone sin dalla prima versione non ha mai supportato l’USB storage e Adobe Flash Player. Oggi con l’avvento dei nuovi smartphone concorrenziali, il trend sembra dare ragione alle scelte di mercato di Apple, l’ultimo dimostrazione viene proprio dagli acerrimi nemici di Samsung che da pochissimo hanno lanciato sul mercato mondiale l’ottimo Galaxy Nexus.
“Non ha più senso” dice l’ingegnere di Google Dan Morrill, “documenti e dati dovrebbero essere sempre richiamabili da un’applicazione o memorizzati on the cloud”
Parole che certamente riecheggiano quanto affermato da sempre da Steve Jobs e dal suo team! sembra strano eh? eppure non molto tempo fa il cavallo di battaglia per affondare gli iDevice era: “noi possiamo usare Flash Player”.
Tornando invece all’ USB STORAGE, questa modalità richiede spazio dedicato esclusivo come per esempio uno slot per microSD. Google non vuole dedicare un file manager alla gestione dello spazio, ma vuole spostarsi nella stessa direzione di iOS nel quale l’idea è che l’utente non deve preoccuparsi di dove risiedano i contenuti, ma di come possano essere facilmente reperibili.
“Non c’è una reale motivazione o limitazione hardware” dice Morrill, “il problema è la mancanza di una buona interfaccia di gestione”. Uno dei princìpi alla base di Android è l’inutilità di ricorrere a un file manager. “Vogliamo evitare l’odioso e disprezzabile selettore di file, sindrome di tutti gli OS (iOS escluso). I dati in locale che le app sanno come gestire dovrebbero sempre magicamente essere richiamabili da un’applicazione o memorizzati on the cloud. Non c’è bisogno di diventare “speleologi” dei contenuti delle memorie SD per individuare i propri dati”.
Insomma, per concludere, secondo voi l’attuale filosofia di mercato è: “Apple traccia il solco, gli altri coprono le buche” ???
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