1) mettere la lingua tra i denti per pronunciare ci e ce non è facile, difatti la Casali pronuncia cocinar, deliciosas y recetas con la esse (cosinar, delisiosas, resetas). Si potrebbe dire che parla come gli abitanti delle Isole Canarie! Questa caratteristica è nota in spagnolo con il nome di seseo (pronunciare la esse invece della c davanti a e ed i). Per quanto riguarda la parola encima, invece, in uno slancio ipercorrettistico, la pronuncia con la zeta (enzima), dando adito a un gioco di parole, giacché l'enzima anche in spagnolo significa succo gastrico. Ma forse non l'ha fatto apposta!
2) pronunciare fonemi aspirati come la j o la g davanti ad e ed i. La parola lavavajillas (lavastoviglie) è difatti problematica perché la j deve essere aspirata. La Casali accenna una minima aspirazione facendo una pausa, imitando ancora una volta gli abitanti delle Canarie ma anche i latinoamericani, che invece non tendono ad aspirare in modo perentorio come invece fanno gli spagnoli della penisola o addirittura gli arabi (da cui la pronuncia aspirata di determinati fonemi ha origine). Difatti se vi ricordate, e proprio oggi ne parlavo con i miei alunni, i presentatori e gli speaker dei telegiornali italiani di qualche anno fa, di solito pronunciavano Cuan Carlos quando dovevano riferirsi all'ex re spagnolo (Juan Carlos), nell'impossibilità di aspirarne l'iniziale.
3) pronunciare la b "alla spagnola", cioè né b né v, bensì una via di mezzo, una specie di b moscia. La Casali, da brava italiana pronuncia prueba con la B bilabiale, ben marcata. Fa onore alle sue origini linguistiche. La b è b e la v è v, non esistono mezzi termini. Buon ascolto!