Uffa, malata in piena estate e senza il termometro! Corro in farmacia a comprarlo insieme alle medicine e… sorpresa! Appare il termometro “ecologico”! Almeno questo è quello che è scritto sulla confezione. Apparentemente uguale al vecchio termometro in mercurio, cosa ha di diverso?
In rete si legge “La comunità europea ha disposto che entro il 2009 i termometri a mercurio non possano più essere prodotti in Europa. Verranno quindi sostituiti gradualmente da termometri diversi e uno di questi ha già fatto la sua comparsa sul mercato: si tratta di un termometro in vetro che contiene all’interno del capillare una lega di Gallio, Indio e Stagno chiamata Galinstan.”
Leggo anche che “La tossicità del composto è inferiore a quella del mercurio, anche se, in particolare per il gallio, non ci sono ancora dati definitivi sulla sua nocività.”
Ecologico o semplicemente meno tossico? Staremo a vedere…
Intanto, dove smaltire il vecchio termometro a mercurio (che è pericoloso in caso di rottura)?
E’ proprio lo smaltimento non adeguato, infatti, a rappresentare un serio pericolo per l’ecosistema: attraverso discariche e inceneritori, il mercurio viene disperso nell’ambiente dove si trasforma in metilmercurio che si concentra negli organismi viventi seguendo la catena alimentare, raggiungendo concentrazioni pericolose soprattutto in alcuni pesci. L’uomo, che è l’ultimo anello della catena, lo può ingerire mangiando pesci contaminati.
Le farmacie dovrebbero garantire la raccolta differenziata.