Il nuraghe Orgono si trova a circa 2 chilometri di distanza dal centro del paese di Ghilarza (OR) ed è raggiungibile dalla strada statale 131 DCN all’altezza del sesto chilometro.
Esso è un esempio di un nuraghe a corridoio allargato.
Nell’ingresso manca il corridoio di accesso: quello che sembrerebbe l’ingresso risulta infatti arretrato rispetto a quanto sopravvive del muro perimetrale più ampio. L’accesso alla camera era introdotto anticamente da due successivi ingressi con vano trasversale intermedio
Nella camera si affacciano due grandi nicchie, alte e della stessa forma sub-quadrangolare, una per parte sfalsate: Quella di sinistra appare sollevata di circa 50 cm dal suolo per una sorta di bancone, in tutta evidenza ben successivo all’impianto originale.
La seconda, a destra, mostra sul fondo una sorta di budello o pertugio-feritoia, che attraversa lo spesso muro nel “cuore” dell’ambiente.
Al fondo della camera si apre un’apertura relativamente bassa e attraverso questa si accede ad un deambulatorio di raccordo, profondo m. 2,5.
Da qui, dopo uno sviluppo a gomito, prende avvio una lunga rampa intermuraria ascendente, fornita di gradini eterogenei, e attraverso essa, dopo 11 metri si accede al piano rialzato.
Giunti alla sommità l'architettura è riconducibile a quelle dei nuraghes a sviluppo verticale. La torretta all’esterno presenta i paramenti murari realizzati in blocchi più regolari, disposti a filari, dalle dimensioni ben più contenute. L’andito di raccordo, oggi poco leggibile, sicuramente doveva ancora continuare direttamente al terrazzo.
Esternamente presenta una particolare porta sopraelevata sul lato nord/nord-est che immette in un corridoio a L; gli studiosi hanno fornito diverse interpretazioni circa la sua funzione, tra queste ricordiamo quella che ritiene si trattasse di un accesso murato in antico e quella ipotizzata da Massimo Pittau, che la identifica come una nicchia impiegata per l'esposizione di un'idolo nuragico.
Fabrizio e Giovanna Notizie tratte da: Massimo Pittau, La Sardegna nuragica Giacobbe Manca, Il nuragico arcaico e il nuraghe Orgono