Il paese dei colori

Da Centostorie

Il paese dei colori
di Paolo Marabotto
Lapis – p.32 – e.12

“Il desiderio di scoprire fu più grande delle paura”. Ai primordi della multicultura c’è un albo fatto di carta strappata. Ogni colore riempie una pagina e racconta di un regno con sudditi e sovrani  tutti monocromatici. Nel mondo dominato dalla paura non ci sono le sfumature. C’è il paese dell’Ombra e quello d’Oltremare, c’è il Purpureo, il Candido e lo Zafferano… Ma in ciascun regno nessuno è in grado di ri-conoscersi davvero, perchè gli è impedito di con-frontarsi (provate voi a riflettervi in uno specchio nero, appeso su una parete nera di una stanza al buio). A scombinare i piani ci pensò una crepa nel muro che mischiò i colori della tavolozza, creando le diverse tonalità, i contrasti e gli accostamenti…

E a proposito di strappi, beccatevi questa straordinaria performance degli Arcade Fire in ascensore!


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