Questo governo è nato l’altro ieri, è mai possibile che ognuno dei componenti del PdL che avanzi una richiesta o meglio pretesa la faccia sempre con la minaccia del ricatto di far saltare il governo? È possibile andare avanti in questo modo?
“È gravissimo che si ripeta questo teatrino della politica, dice Napoletano - questo governo è nato per rispondere ai problemi vari di questo paese, dunque di tutto
Nessuno ha la bacchetta magica e gli italiani non chiedono miracoli, sanno benissimo che la situazione è complessa e grave. Sappiamo che esiste un problema economico impressionante, che abbiamo problemi di disoccupazione e di discussione europea sulle politiche che rispondano all’emergenza crisi ma, non è possibile continuare a soffermarci sulla questione IMU, che riempie tutti i giorni le bocche di certi politici. L’IMU è un’imposta, per chi l’avesse scordato, introdotta dal governo Berlusconi della quala lo stesso Berlsuconi, oggi, chiede l’abolizione, pena far saltare il governo. A questo ennesimo affondo del PdL sul futuro di questa imposta ritengo grave che la questione si ponga con tali termini, certamente l’Imu ha riguardato un tassello forte della pressione fiscale già altissima, ha toccato la famiglia, ma, l’emergenza Italia non è racchiusa in questo.
Nessuna minaccia o ricatto per quanto concerne la riduzione della pressione fiscale contributiva sul lavoro e sulle imprese che ancora tenacemente restano in piedi?
” Bisogna dare qualcosa in più in busta paga e consentire – afferma Napoletano – a chi ancora riesce a mantenere l’occupazione che ha o di crearne di nuova, di poterlo fare, cerchiamo di guardare ai problemi di oggi con occhi e cuore del passato, abbiamo avuto uomini che in determinati momenti, nel dopoguerra, hanno saputo credere nel volto nuovo dell’Europa, che non è solo austerità, ma anche essere e sentirsi cittadino europeo”.
Nella forza di questo messaggio dobbiamo credere, vogliamo ricordarlo a chi ci governa.
Smettiamo di parlare di Imu che è un tassello marginale e strumentale e concentriamoci, impegnandoci seriamente, sul cambiamento. Se si parla di moda, cucina, design italiano è perché quello stile di vita è importante nel mondo, perché alle spalle c’è una tradizione culturale italiana. Nessuno crede più alle frasi “meno tasse ” perché abbiamo la consapevolezza che le tasse in questo momento non possono essere diminuite ma, possono semmai, essere riordinate, mettendo al centro le piccole e medie imprese che nonostante tutto, sono ancora la nostra grande risorsa. “Siamo grandi esportatori, non solo di vino e scarpe ma anche di meccanica di precisione” dice Napoletano – questo è un dato culturale e su questo dato dobbiamo ripartire, mettendo al centro la cultura intesa come ricerca, scuola, arte, architettura, musei”. Dobbiamo tornare a investire su di noi e la storia insegna, che quando l’abbiamo fatto, abbiamo lasciato un’impronta di cui essere fieri.