Se non si cancella l'IMU, è crisi di governo. Idem se si aumenta l'IVA. Ma poichè queste cose non si fanno, S&Ps ci ha abbassato di nuovo il rating. L'aumento dei tassi di interesse porterà un danno aggiuntivo alle finanze dello Stato, rispetto alla mancata copertura delle favolette IMU e IVA. Di patrimoniale non se ne parla. E la sentenza della Cassazione su Berlusconi incalza.
Intanto continuano a chiudere due aziende ogni tre ore, e noi andiamo avanti con la ormai mitica "Agenda del Fare". Del fare una beata mazza.
L'ipotesi è quindi che andremo molto presto a votare (anche col concorso del Bischero di Frignano), e ci andremo col Porcellum. Ancora una volta INVOCHIAMO Letta, immobile - sul tema - come uno stoccafisso:
Presenti un decreto legge urgente, di iniziativa governativa, fatto di un solo l'articolo, e di un solo comma::
"La legge elettorale del 23/12/2005 è abrogata"
Se una crisi di governo anticipata dovesse coglierci mentre ancora straparliamo di profonda riforma della legge elettorale legata ad una ancor più profonda riforma della Costituzione, sarebbe la fine del PD, e la mortte del politico Letta Che Aspetta. Istruttivo,l'articolo odierno dello Huffington Post, che potete aprire cliccando sul naso di Letta. Tafanus