Il Pakistan e la "Rete Haqqani": L’ultima Minaccia Orchestrata all’America e la Fine della Storia

Creato il 27 settembre 2011 da Tnepd

Dr. Paul Craig Roberts
Global Research

Avete mai sentito parlare di Haqqanis?
Io non credo. Come Al Qaeda, di cui nessuno aveva mai sentito parlare prima dell’11/9,  la "Rete Haqqani" è apparsa nel momento del bisogno per giustificare la prossima guerra americana – Pakistan.

L’affermazione del presidente Obama di aver sterminato il leader di Al Qaeda Osama bin Laden ha sgonfiato la minaccia proveniente da quello spauracchio a lungo servizio. Un’organizzazione terroristica che ha lasciato il suo leader, inerme e indifeso, in balia di assassini non sembrava più così spaventosa. Ora è tempo di un nuovo, più minaccioso, spauracchio, l’inseguimento del quale manterrà in corso la "guerra al terrore".

Ora il  "peggior nemico" dell’America è Haqqanis. Inoltre, a differenza di Al Qaeda, che non è mai stata legata ad un paese, la rete Haqqani, secondo l’ammiraglio Mike Mullen, presidente del US Joint Chiefs of Staff, è un "vero e proprio braccio" del servizio di intelligence del governo pakistano, ISI. Washington sostiene che l’ISI ha ordinato alla sua rete Haqqani di attaccare l’ambasciata americana a Kabul, in Afghanistan, il 13 settembre insieme alla base militare statunitense in provincia di Wadak.

Il senatore Lindsey Graham, membro della commissione per le Forze Armate e uno dei principali guerrafondai repubblicani, ha dichiarato che "tutte le opzioni sono sul tavolo" e ha dato al Pentagono la sua assicurazione che nel Congresso c’è ampio sostegno bipartisan per un attacco militare degli Stati Uniti al Pakistan .

Mentre Washington ha ucciso un gran numero di civili pachistani con i droni e ha costretto l’esercito pakistano a dare la caccia ad Al Qaeda quasi in tutto il Pakistan, producendo lo spostamento di decine di migliaia di pakistani o più nel processo, il senatore Graham deve avere in mente qualcosa di più grande .

Anche il governo pakistano la pensa così. Il primo ministro pachistano, Yousuf Raza Gilani, ha richiamato a casa il suo ministro degli Esteri dai colloqui a Washington e ha ordinato una riunione di emergenza del governo per valutare la prospettiva di un’invasione americana.

Nel frattempo, Washington sta perfezionando ulteriori motivi da aggiungere alla nuova minaccia da Haqqanis per giustificare la guerra al Pakistan: il Pakistan ha armi nucleari ed è instabile e le armi nucleari potrebbero cadere nelle mani sbagliate, gli Stati Uniti non possono vincere in Afghanistan fino a quando non avranno eliminato i santuari in Pakistan; bla-bla.

Washington ha cercato di costringere il Pakistan a lanciare un’operazione militare contro il proprio popolo nel Nord Waziristan. Il Pakistan ha buone ragioni per resistere a questa domanda. L’uso da parte di Washington della nuova "minaccia Haqqani" come scusa per l’invasione potrebbe essere il modo di Washington di superare la resistenza del Pakistan ad attaccare la sua provincia del Nord Waziristan, o potrebbe essere, come dicono alcuni leader politici pakistani, e come teme il governo pakistano, un "dramma" creato da Washington per giustificare un attacco militare su un altro paese musulmano.

Nel corso degli anni della sua servitù come fantoccio americano, il governo del Pakistan ha causato questo. I Pakistani hanno lasciato che gli Stati Uniti comprassero il ​​governo del Pakistan, addestrassero ed equipaggiassero il loro esercito, e congiungesse la CIA con i servizi segreti pachistani. Un governo così dipendente da Washington poteva dire poco, quando Washington ha cominciato a violare la sua sovranità, inviando droni e squadre delle forze speciali ad uccidere presunti membri di Al Qaeda, di solito donne, bambini, e agricoltori. Incapace di sottomettere dopo un decennio un piccolo numero di combattenti talebani in Afghanistan, Washington ha dato la colpa del suo fallimento militare al Pakistan, proprio come Washington ha addebitato la lunga estenuante guerra contro il popolo iracheno al presunto supporto dell’Iran alla resistenza irachena all’occupazione americana.

Alcuni analisti esperti dei quali non sentirete mai parlare nei "media mainstream", dicono che il complesso militare/sicurezza degli Stati Uniti e  le sue puttane neoconservatori stanno orchestrando la Terza Guerra Mondiale prima che la Russia e la Cina possano prepararsi. Come risultato dell’oppressione comunista, una percentuale significativa della popolazione Russa è nell’orbita americana. Questi Russi si fidano di Washington più di quanto si fidano di Putin. I Cinesi sono troppo occupati con i pericoli di una rapida crescita economica per prepararsi per la guerra e sono molto lontani dalla minaccia.

La guerra, tuttavia, è la linfa vitale dei profitti del complesso militare/sicurezza, e la guerra è il metodo di elezione dei neoconservatori per raggiungere il loro obiettivo dell’egemonia americana.

Il Pakistan confina con la Cina e con parti costituenti l’ex Unione Sovietica in cui gli Stati Uniti hanno ormai basi militari ai confini della Russia. La guerra e l’occupazione da parte degli Stati Uniti del Pakistan rischia di risvegliare i sonnolenti Russi e Cinesi. Poichè entrambi possiedono missili balistici intercontinentali nucleari, l’esito dell’avidità del complesso militare/sicurezza per i profitti e l’avidità dei neoconservatori per l’impero potrebbe essere l’estinzione della vita sulla terra.

I patrioti e super-patrioti che seguono l’agenda del complesso militare-sicurezza e gli sbandieratori neoconservatori stanno promuovendo il risultato "fine dei tempi", così vivamente auspicato dalle evangeliche beatitudini, che si diffondono fino al cielo mentre il resto di noi muore sulla terra.

Questo non è il risultato sperato dal presidente Reagan con la fine della guerra fredda.

Fonte Global Research  27 Settembre 2011
Traduzione: Anna Moffa per
ilupidieinstein.blogspot.com


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