Il Palazzo d’Inverno di Francesca Rossi [Serie Il Palazzo d'Inverno #1]

Creato il 14 marzo 2014 da Nasreen @SognandoLeggend

Serie Il Palazzo d’Inverno

di Francesca Rossi

Francesca Rossi, è laureata in Lingue e Civiltà Orientali presso “La Sapienza” di Roma. Si è trasferita ad Alessandria d’Egitto per approfondire lo studio della lingua araba e della cultura arabo-islamica. Specializzanda nel corso di Lingue e Civiltà Orientali (laurea magistrale) presso “La Sapienza”. Collabora con i magazine online Egittologia.net, Frontiere News e Taus Oriental Magazine. E’ membro della Società delle Letterate e gestisce tre siti culturali: “La Mano di Fatima” La mano di Fatima, dedicato al mondo arabo-islamico, “Divine Ribelli” Divine Ribelli, dedicato alle grandi donne della Storia e un sito interamente incentrato sulla figura dell’eroina francese Angelica Marchesa degli Angeli. Tra i suoi hobby ci sono la lettura, la scrittura, la musica e la danza del ventre.

Sito:  Francesca Rossi

1. Il Palazzo d’Inverno
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Titolo:
Il Palazzo d’Inverno
Autore: Francesca Rossi
Serie: Il Palazzo d’Inverno #1 
Edito da:  La Mela Avvelenata 
Prezzo: 1.99 €  ebook
Genere: Romance storico
Pagine: 90 p.
Voto: 

   

Trama: Pietrogrado 1917. L’incendio rivoluzionario che sta per sconvolgere la Russia è ormai divampato nelle città principali e l’antica residenza degli zar, ormai sede del governo provvisorio, ma anche memoria di un passato non ancora tramontato, rappresenta l’ultimo baluardo da conquistare per accedere a un futuro fatto di incognite tutte da risolvere. Il 25 ottobre (calendario giuliano), data fatidica dell’assedio al Palazzo d’Inverno, si intrecciano i destini della Storia, ma anche quelli di un uomo e una donna che non avrebbero dovuto incontrarsi. Elena, infelice nobildonna tradita da tutti gli uomini che ha amato e Dimitri, un bolscevico fiero degli ideali su cui ha costruito la sua intera esistenza, lei acqua che scivola sulle rocce della tradizione aristocratica, lui fuoco che arde fiero per distruggere un’epoca di disuguaglianze e privilegi. Le loro due anime così diverse si scontrano nei giorni dell’odio e della rivolta, su sponde opposte, per caso, tra i marmi e gli arazzi di una villa saccheggiata. Tra loro solo un desolante abisso fatto di differenze sociali e culturali in apparenza incolmabili. A farli incontrare sono due simboli del passato, un uovo Fabergé e un carteggio che non deve finire nelle mani sbagliate. A tenerli uniti, loro malgrado, un sentimento che non può e non deve nascere, negato, soffocato dal dovere e dagli ideali e destinato a non vedere l’alba del cambiamento. Elena e Dimitri sono gli emblemi di due mondi inconciliabili, le due facce della rivoluzione, ma anche la personificazione di una Russia immensa, non sempre decifrabile in cui bene e male si confondono ai piedi della Storia, madre degli uomini che con una mano accarezza il passato, con l’altra afferra il futuro.

by Alexa G

Due vite che non avrebbero mai dovuto incrociarsi, due cuori che non avrebbero mai dovuto innamorarsi. Ecco la storia che Francesca Rossi ci consegna sullo sfondo di un periodo storico suggestivo, la Rivoluzione russa.

Eravamo armonia irraggiungibile di due anime che si erano trovate e non si sarebbero lasciate mai più.

L’incontro tra la contessa Elena e il rivoluzionario Dimitri avviene in maniera tutt’altro che canonica.

Il Paese è oramai allo sbando, i bolscevichi premono affinché il potere non sia più nelle mani della nobiltà, lo Zar è fuggito, disordini e saccheggi sono all’ordine del giorno ed è durante una delle sue scorribande che Dimitri si introduce in una lussuosa abitazione abbandonata. Lui e i suoi compagni si dedicano a razziare qualsiasi oggetto di valore e sarà proprio al piano di sopra che incontrerà la donna che gli rapirà il cuore.

All’improvviso, mentre girava la lama con furia nelle piccole serrature, sentì scattare una molla. Girò il volto delicato in direzione dello strano sibilo e, con sorpresa, si rese conto di aver fatto scattare, inavvertitamente, la chiusura di un cassetto segreto, una sorta di doppiofondo abilmente nascosto in un angolo della piccola scrivania dello scrittoio, ricoperta da fogli.

Dimitri si innamora della nobildonna Elena non appena i suoi occhi si posano tra le parole del carteggio segreto che lei teneva col suo amante Nikolaij. Più che amore a prima vista, si tratta di un amore a prima lettura perché le parole piene di passione che la contessa abbandona a quelle missive incendiano l’animo di Dimitri che rimane irretito dai racconti dei tumultuosi sentimenti che albergano nell’animo di Elena, costretta ad un matrimonio di convenienza con il nobile Alekseij per salvare la famiglia dai debiti e imprigionata in un amore con il proprio amante Nikolaij, portatore anch’egli di un amore sofferto e impossibile.

Ed è proprio spinto dalla curiosità che il giorno successivo il giovane ritornerà in quella stessa casa, stavolta da solo, e si imbatterà nella contessa, rientrata nel frattempo a casa dopo essere fuggita dal palazzo reale preso d’assedio dai rivoluzionari. Dimitri si è appropriato delle sue preziose lettere e così, nella speranza di riaverle e di ritrovare suo marito, cederà al ricatto e accetterà di seguirlo.

Non sopportava l’intrusione di uno sconosciuto nella propria vita privata. Quei fogli contenevano un pezzo della sua anima e Dimitri se ne era appropriato senza alcun diritto. Lo odiava per questo. Ancor di più, però, lo temeva, perché sapeva cose di lei che nessun altro avrebbe mai immaginato. Si sentiva nuda di fronte a lui. 

Dimitri conosce, attraverso quel carteggio, i pensieri più privati di una donna che non aveva mai visto fino a quel momento ma che in qualche modo lo ha stregato con pensieri pieni di passione e di sofferenza. Abituato a vedere la felicità nella ricchezza Dimitri dovrà ricredersi su molte cose, prima tra tutti la nobiltà vista sempre come un nemico da combattere. E se adesso quel nemico fosse improvvisamente così caro al suo cuore da non poterne più fare a meno?

Il personaggio che sicuramente emerge maggiormente dalle pagine è il giovane rivoluzionario Dimitri, mentre ammetto che ho faticato ad entrare dentro la psicologia del personaggio femminile, a tratti così diverso da quello che traspariva dalle lettere – ho trovato l’espediente molto utile e affascinante per descrivere una donna parecchio complicata. Pian piano Elena riuscirà a far emergere le sue motivazioni – non dimentichiamo che molte reazioni sono dettate dal ceto a cui la donna appartiene e dal periodo storico in cui tutto si svolge e che per forza di cose ne condizionano i comportamenti – e ad avere una propria coerenza nelle scelte.

Francesca Rossi regala ai suoi lettori un affresco di un’epoca lontana e quasi dimenticata, in cui lo sfarzo di una nobiltà oramai decadente si infrange contro la forza e la crudezza degli scontri rivoluzionari, nella sanguinosa speranza di un futuro di uguaglianza e libertà per tutti restituendo, attraverso le pagine, pensieri di assoluta attualità che mi hanno fatto riflettere su come la storia spesso si diverta a ripetersi seppur in forme diverse.

La nostra è una società al crepuscolo e una delle ragioni risiede nella nostra vanità, nel narcisismo e nell’ego smisurati che ci hanno logorato fino a questo punto.

È una sfida essere concisi e contemporaneamente presentare al lettore un nuovo mondo da te creato e che nessuno conosce. Si hanno poche righe per catturare il lettore e spingerlo ad immergersi in un vero e proprio universo fatto di uomini e donne, di sentimenti e di passioni contrastanti in cui l’amore e l’odio si intrecciano fino a perderne i confini. 

Nobiltà e povertà, due estremi, come Elena e Dimitri, divisi da un’esistenza e da esperienze che li contrappongono l’una all’altro. Una menzione speciale va a Ilya, il compagno di Dimitri: è proprio vero, i cattivi sono sempre i più interessanti. Ottimo, inoltre, il lavoro di editing e correzione bozze: è un piacere trovare testi senza errori. Ricordo distintamente un consiglio molto utile ricevuto non molto tempo fa: “Sono le azioni che fanno il personaggio. Molto meglio che il personaggio agisca piuttosto che dilungarsi nel descrivere uno stato d’animo.”

Per questo motivo, a parer mio, la storia si arresta proprio nel momento in cui Elena prende delle decisioni “forti”. Nel momento in cui la storia entra nel vivo, le pagine finiscono. Non voglio correre il rischio di spoilerare per cui non entro nei dettagli della vicenda ma avrei voluto che le pagine non finissero e che Francesca mi raccontasse molto di più, dando le risposte ai quesiti che la storia aveva creato.

Se siete curiosi e avete voglia di “assaggiare” un pezzo di storia, l’autrice e La Mela Avvelenata ci regalano un prequel da scaricare gratuitamente: La presa del potere. Buona lettura 


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