Il Palazzo della Mezzanotte, Carlos Ruiz Zafòn
Titolo: Il palazzo della mezzanotteAutore: Carlos Ruiz ZafónPagine: 2010, 299 p., rilegatoPrezzo: € 19,00Editore: Mondadori (collana Scrittori italiani e stranieri)Genere: FantasticoScheda su Anobii: qui
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La mia opinione: Il Palazzo della Mezzanotte è stato pubblicato per la prima volta in Spagna nel 1994 nella narrativa per ragazzi, mentre in Italia è arrivato solo dopo il grande successo ottenuto dal suo autore, Carlos Ruiz Zafòn ed è quindi stato pubblicato molto dopo nel 2010. Il romanzo è il secondo scritto da Zafòn, il protagonista è Ben, un orfano del St Patrick's di quasi sedici anni. Fa parte della Chowbar Society una società segreta, insieme ad altri suoi compagni di orfanotrofio, in tutto sette membri. Si riuniscono in un palazzo abbandonato di Calcutta (il palazzo della mezzanotte), prima di abbandonare per sempre la vita in orfanotrofio affronteranno un'ultima avventura. Tutti insieme cercheranno di scoprire il mistero dell'oscuro passato di Ben, legato a quello di Sheere, bellissima ragazza arrivata per caso, ma in realtà sua sorella gemella. Qualcuno o qualcosa è sulle tracce dei due gemelli e loro dovranno affrontarlo, con un finale molto struggente. Questo romanzo mi è piaciuto molto, malgrado le sue molte lacune. Innanzitutto lo stile di Zafòn è affascinante e l'ambientazione che ci presenta, questa Calcutta magica, ha il suo fascino ed è un punto a favore del romanzo. La magia, il mistero, la suspense, il fascino dei personaggi, la città oscura e avvolgente sono tutti elementi positivi. Ma purtroppo l'inesperienza di un giovane scrittore si riscontra parecchio, soprattutto nello svolgimento della trama, come la nonna che prima non sa niente e poi all'improvviso rivela tutto. Il finale lascia un po' l'amaro in bocca, visto la fine che farà uno dei protagonisti. Pur essendo un romanzo per ragazzi, pur avendo protagonisti dei fanciulli un po' troppo fanciulli, e pur avendo le sue lacune, lo stile dell'autore mi colpisce sempre e questo libro mi è piaciuto. Poi è stato il primo che ho letto, e sicuramente ne leggerò altri.