Il palazzo della Mezzanotte, Carlos Ruiz Zafòn

Da Lillyaylmer

Mentre scrivo questa recensione su Il palazzo della Mezzanotte di Zafòn, ho appena finito di leggere anche Le luci di Settembre, terzo libro dell'autore, e decisamente sono con il cuore nello zucchero filato per la gioia, anche se adesso, devo proprio disintossicarmi e andare oltre. Credo proprio che leggerò Reflections di Francesca Gonzato.
Andiamo con ordine. Una buona recensione dovrebbe avere trama, analisi e opinioni varie, io non ci riesco: esistono per questo decine – credo anche centinaia – di blog letterari ben più preparati di me, quindi, quando parlo di un libro, esprimo solo quello che penso: al diavolo regole e/o dati tecnici.

Per me che sono Zafoniana nel cuore, nella mente e nell'anima, Le luci di Settembre è stato un libro epocale, ha un dettaglio per me negativo – così non faccio la groupie isterica – ma è stato uno dei pochi libri che mi ha fatto piangere, non disperata, ma mi è occorsa una serata per riprendermi dal finale che mi ha lasciato col cuore spezzato, quindi, siete avvertiti: fazzoletti alla mano, o, se siete più forti di me, aspettatevi di tutto!
La storia è ambientata a Calcutta, fin da subito l'itrigo è evidente con la fuga rocambolesca di un personaggio che tenta di salvare i protagonisti della storia: i gemelli Ben e Sheere costretti a essere separati find alla nascita a causa di un nemico che vuole la loro morte, ma perché?
Non credete che la risposta sarà quella che voi volete sentire, o peggio, che sia quella che vi viene detta, perché lo scritto mischia le carte in tavola più e più volte e alla fine o accettate quello che succede o rischiate un esaurimento nervoso perché NIENTE è come sembra!Quando i fratelli si rincontreranno, il mondo che fino ad allora conoscevano crollerà e il nemico che anni prima li aveva inseguiti è tornato, dopo un'attesa lunga 16 anni...ci sono i compagni di ventura, i ragazzi dell'orfanotrofio in cui Ben è cresciuto, ognuno con una propria personalità e un proprio contributo; è uno di loro, Ian, a raccontarci la storia, passo passo, fino all'epilogo finale.
Ancora Zafòn si affida al paranormale, maledizioni, un'anima perduta e destini infausti, tutto condito per far in modo che lo scontro finale sia giocato in stile Saw, L'enigmista, ma Zafòn ancora una volta, nel suo modo sadico e malato, farà trionfare l'amore – e no, non è affatto uno spoiler, non potete immaginare COMEriesce a farlo trionfare xDD
Il dettaglio negativo è ampiamente avvolto in una coperta di perfezione, ma per me c'è e ve lo metto in spoiler per essere più tranquilla.
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Non si capisce come e perché il papà dei gemelli diventi il loro nemico, per carità, ho capito che gli è stata distrutta la vita e vuole vendetta, ho capito che quando ha visto morire la moglie, unica fonte di gioia, ha visto nero e non sapeva più cosa farsene dell'anima... ma come fa a diventare tutt'uno con la macchina del fuoco?Ecco, questo purtroppo è lasciato in sospeso, o almeno io non l'ho capito, lo devo rileggere, ma comunque è tutto molto fumoso ed è un peccato. Comunque è quello che è, un dettaglio, se non ero io fissata per le spiegazioni, neanche ci facevo troppo caso!
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Mi è piaciuto? Sì! Fino a 10 io valuto un bel 8 ½, anche 9Ho pianto o mi sono commossa? Sì, davvero ragazzi, ci sono rimasta molto male per la piega che ha preso la storia alla fine :(
Lo consiglio? Ovvio, è Zafòn, ma solo per chi non vuole finali Disneyani e a chi vuole una storia intricata, misteriosa e crudele.
Lo rileggerò? Zafòn è entrato nelle mie riletture annuali, assieme a Jane Austen, Il piccolo principe e sopratutto Gabriel Garcia Mrquez!
;) Lilly

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