È il secondo compleanno “festeggiato” senza cambiare allenatore, qualcosa che non capitava dai tempi di Venezia con Novellino. Ed è proprio con uno dei suoi pupilli del periodo lagunare, Giuseppe Iachini, che si appresta a ripartire per il nuovo campionato. Un’annata piena di buoni propositi e di giovani da lanciare nel panorama del calcio europeo, come solo il suo Palermo ha saputo fare nell’ultimo decennio. Ragazzi pronti a seguire le orme dei vari Pastore e Dybala, già sbarcati nel capoluogo siciliano e accolti dallo stesso Zamparini. Un gesto di ulteriore vicinanza alla squadra, che dalla retrocessione ha ritrovato uno Zamparini più presente nella vita del club, a dispetto della distanza geografica.
Poco importa se spesso e volentieri l’intenzione di mollare tutto prende il sopravvento. Alla fine sono i fatti a parlare, e in una stagione che non è ancora iniziata si vede subito la voglia di proseguire un progetto messo in piedi nell’estate del 2002. “Faccio 74 anni il 9 giugno e in occasione del mio compleanno confermerò di essere alla ricerca di nuovi proprietari per il Palermo”, aveva dichiarato Zamparini, che invece di fare un passo indietro ne ha fatti tre in avanti sul mercato, a riprova di quanto la rabbia per i progetti saltati per cause altrui sia già stata smaltita.
A settantaquattro anni, Zamparini è pronto ad essere ancora sul pezzo. Dirà pure di essere stanco di questo calcio, di non poter più "combattere” in Lega e di voler lasciare il Palermo in altre mani, ma alla fine della fiera è ancora lui a tenere in mano le redini di una società che vuole tornare ad essere un fiore all’occhiello per il calcio italiano. Rendere nuovamente il Palermo una fabbrica di ragazzi dal talento assicurato, una squadra capace di tener testa alle big della Serie A, può essere il regalo più bello che possa farsi. Le basi, già in questi primi giorni di giugno, ci sono tutte.
Fonte: Livesicilia.it