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Il papello sui ministri del futuro governo targato PD. Un incubo “democratico”

Creato il 16 agosto 2012 da Iljester

Il papello sui ministri del futuro governo targato PD. Un incubo “democratico”Lo rivela Il Foglio di Giuliano Ferrara. È il papello che disegnerebbe la mappa di un ipotetico governo del partito democratico. Un incubo per il nostro paese all’ennesima potenza. Una perversione repubblicana che vedrebbe i comunisti o ex tali nella stanza dei bottoni.

Eppure, ancora agitano i nostri sogni gli infausti anni in cui hanno (s)governato Prodi, Dini e Amato. Gli effetti deleteri di quei governi si sono protratti negli anni, compresi in quelli nei quali ha governato il centrodestra. Passando per il Trattato di Maastricht fino al Trattato di Lisbona, il centrosinistra ha creato un notevole danno all’economia e alla cultura del nostro paese, stritolandolo in una pressione fiscale allucinante, in una cultura dell’assistenzialismo e in generale in un sistema di potere completamente insensibile alle istanze democratiche e identitarie della nostra nazione.

Il papello sui ministri del futuro governo targato PD. Un incubo “democratico”

A vedere il papello – così come riportano Il Foglio e Il Giornale – c’è da star male. Gli elementi politici più criticabili del Partito Democratico ci governerebbero per i prossimi anni. A partire da Bersani Premier, D’Alema che diventerebbe Ministro degli Esteri, fino a Rosy Bindi, presidente della Camera e/o Vicepremier, e Walter Veltroni presidente della Camera e/o Vicepremier o ancora Ministro di qualcosa. Roba da far paura, in un contesto delicato come quello attuale che richiederebbe un governo autorevole capace di ridare al nostro paese il prestigio che il centrosinistra ha contribuito – e non poco – ad demolire grazie alle campagne mediatiche di certi media d’area nei confronti del centrodestra.

Gli italiani devono essere consapevoli di un fatto prima di scegliere la futura maggioranza. Scegliere il centrosinistra, significa inevitabilmente consegnare il paese alle lobbies, ai poteri forti europei e non, alle caste e in generale a quegli apparati socio-statali il cui unico scopo è sfruttare il popolo italiano. Non è negabile che le fasi in cui l’Italia ha svenduto gran parte della propria sovranità nazionale siano state gestite da Governi espressi dal centrosinistra ovvero da esso sostenuti. Il Trattato di Maastricht, il Trattato di Lisbona, l’introduzione dell’Euro ne sono un esempio. Sempre e solo quando al Governo c’erano D’Alema, Prodi, Veltroni, Bersani, Mancino, Amato e compagnia cantante (basta d’are un’occhiata a Wikipedia per togliersi il dubbio).

D’altro canto, è anche vero che permettere che si affermi il centrosinistra, significa nuovamente e per l’ennesima volta attribuire a quest’area politica la possibilità di piazzare nelle istituzioni e nella Rai i suoi referenti. Prendiamo il Presidente della Repubblica. Dagli inizi degli anni ’90 e fino a oggi, il Quirinale è stato appannaggio di uomini del centrosinistra: Scalfaro, Ciampi, Napolitano. E non v’è dubbio che se mai le prossime elezioni le dovesse vincere il PD, anche il quarto presidente degli ultimi venti anni sarà di centrosinistra. 

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Insomma, per farla breve, il centrosinistra non garantisce – per sua propria cultura – il pluralismo, né politico né mediatico. A parole PD & compagni sono pluralisti. Nei fatti, NO. Ed è stato dimostrato nello scarso rispetto che hanno avuto per i Governi di centrodestra, eletti dagli stessi cittadini che un domani potrebbero eleggere loro. All’epoca quando vinse il centrodestra, il centrosinistra iniziò una campagna di delegittimazione antidemocratica su tutti i fronti. Domani se dovesse vincere il centrosinistra, le loro parole più abusate saranno: ha vinto la democrazia.

La verità invece è un’altra. Se mai un domani le elezioni vedessero l’affermazione del PD e dei suoi alleati, non vincerà affatto la democrazia. Perché la democrazia funziona in modo diverso e avrebbe un centrosinistra ben diverso: liberale, autenticamente democratico e rispettoso dell’avversario. Non certo ex-comunisti travestiti da democratici, il cui unico scopo è egemonizzare l’Italia attraverso la demonizzazione dell’avversario, affinché diventi un protettorato europeo da loro governato a tempo indeterminato.

E questo è solo un aspetto dei guai in cui gli italiani andranno a cacciarsi se mai scegliessero il peggio della politica italiana. In altri articoli ho già raccontato cosa accadrebbe se nelle stanze dei bottoni tornassero Bersani & C. Roba da far venire i capelli bianchi o peggio da farci diventare tutti calvi.

Per approfondire: Il Giornale


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