Da endless game ad avventura a tappe, Benji Bananas ne ha fatta di strada. Tutta sulle liane, naturalmente
Abbiamo avuto modo di dire spesso che l'esperienza degli endless game risulta sistematicamente limitata per via della mancanza di una progressione, dell'unico livello che si cerca di esplorare il più possibile, della partita secca con inevitabile game over che sfocia, magari, in frustrazione a pacchi per un urto indesiderato a pochi metri dal record.
Quanti ottimi, eccellenti endless runner avrebbero guadagnato punti, qualità e mordente passando a una struttura a livelli? Ce lo siamo sempre chiesti, e Benji Bananas Adventures risponde proprio a tale interrogativo. Pubblicato esattamente un anno dopo il primo episodio, il nuovo titolo sviluppato da Tribeflame e prodotto da Fingersoft, disponibile al momento solo su App Store (ma crediamo arriverà presto anche su Google Play), prende appunto le meccaniche di Benji Bananas e le proietta in una nuova direzione, eliminando la connotazione endless in favore di un'avventura a tappe con ben cento livelli in cui ci viene chiesto, di volta in volta, di raggiungere una determinata distanza saltando da una liana all'altra, raccogliere un certo numero di banane oppure oggetti particolari, magari da cercare con un po' di attenzione sullo sfondo, evitando però di terminare le mosse a disposizione. Un fattore, quest'ultimo, che regola in maniera efficace la difficoltà delle missioni insieme alla natura freemium del prodotto, che si materializza nella presenza di un numero di vite prestabilito (cinque) che, una volta esaurite, si ripristinano col passare dei minuti oppure mettendo mano al portafogli per effettuare un in-app purchase.
Tiramisù la banana col bacio
Il sistema di controllo adottato da Benji Bananas Adventures è praticamente identico a quello del primo episodio e si basa sulla semplice pressione del touch screen: finché teniamo il dito sullo schermo, la scimmietta protagonista si tuffa verso il basso e afferra la prima liana disponibile, mentre allentando la pressione abbandona l'appiglio e si lancia verso il vuoto.
Per effettuare degli swing perfetti è necessario calcolare bene i tempi e le distanze, afferrando le liane alle loro estremità e cercando di lasciarle prima di arrivare troppo in alto, così da sfruttare una poderosa spinta orizzontale, particolarmente utile laddove la missione implichi la copertura di una certa distanza. Quando invece sono i punti e le banane ciò che più ci interessa, l'approccio cambia e bisogna fare una migliore selezione delle corde da afferrare, scegliendo quelle circondate dall'adorato frutto giallo. A creare un po' di varietà all'azione ci pensano gli immancabili boost, ottenibili però quasi esclusivamente a pagamento, e le care vecchie ragnatele, che producono rimbalzi extra quando le mosse a nostra disposizione stanno per esaurirsi. Purtroppo la progressione strutturale di Benji Bananas Adventures non viene coadiuvata da una maggiore freschezza in termini di gameplay e realizzazione tecnica. Quest'ultima parte infatti dai gradevoli sprite del primo episodio ma senza offrirci scenari adeguatamente differenziati né novità sostanziali, neppure sul fronte del sonoro, mentre l'aspetto ludico tende un po' troppo alla ripetizione laddove servivano, invece, dei rimescolamenti per mantenere vivo l'interesse. L'obiettivo del gioco, insomma, può dirsi raggiunto ma sarebbe stato possibile fare di più.
Benji Bananas Adventures - Trailer
Pro
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Le meccaniche di Benji Bananas tengono botta
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La progressione aiuta senz'altro a dare respiro all'esperienza
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Grafica e sonoro carini...
Contro
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...ma un po' troppo monotematici
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Il gameplay rimane un po' troppo ancorato alle sue basi...
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...e così, alla lunga, l'entusiasmo scema