La mostra dura 15 giorni e, se ne avete la possibilità, vi consiglio vivamente di visitarla.
La pittura di Valter Bernabucci si sviluppa intorno al rigore del quadrato, in una tensione alla stabilità, per comunicare un'espressività a dir poco esplosiva attraverso un uso molto personale del colore e della materia.
Le sue opere vogliono trasmettere serenità interiore, quiete come dopo una tempesta; vogliono farci sentire la forza del presente inteso come nuovo inizio, come rinascita anteriore al peccato originale e quindi priva di senso di colpa.
Osservando i suoi quadri e immedesimandosi nei suoi paesaggi astratti, si ha quindi l'impressione di vivere una felicità primordiale e assoluta, dove tutti gli opposti si incontrano e si fondono, in una riconciliazione totale dell'uomo con il tutto.
Valter Bernabucci si serve di diversi strumenti, dal bianco assoluto, nobile e severo al colore-materia forte ed espressivo. Le superfici sapientemente trattate a spatola o pettinate sembrano vive. Materia e colore vengono coniugate magistralmente: la pura fisicità della materia viene animata dal colore, che la arricchisce di significati simbolici legati all'arte e alla vita.
Per citare Eles Iotti, "visitando la mostra, vicino alle sue opere ritroveremo la lingua che si parlava nel paradiso terrestre […] una lingua dotata di strutture grammaticali solidissime, di ritmi, risonanze e sapienti accordi cromatici, ma anche di pura arcana e primordiale espressività materica nella quale ogni grammatica invece sembra dissolversi, finiremo allora per […] riscoprire come in un sogno estatico radici che affondano nello spirito e nella poesia che credevamo essiccate".
www.valterbernabucci.it