Il Parco dell’Etna immortalato in un francobollo

Creato il 23 maggio 2014 da Makinsud

Lo straordinario spettacolo naturalistico del Parco dell’Etna è stato scelto per essere inserito nel computo dei tre nuovi francobolli a tematica ambientale, in uscita oggi 23 maggio, ed appartenenti alla serie annuale dei parchi e dei giardini d’Italia. Gli altri due francobolli in uscita oggi ritrarranno, oltre al già annunciato Parco dell’Etna, il Giardino della Minerva, a Salerno, e la Gola del Furlo, nelle Marche

I tre francobolli ordinari della serie tematica “Il Patrimonio Naturale e Paesaggistco”, dedicati ai parchi, ai giardini, e agli orti botanici d’Italia, autoadesivi e dal valore di 70 centesimi, erano stati annunciati da un po’ e da oggi saranno disponibili presso gli uffici delle Poste Italiane, le tabaccherie ed i rivenditori di valori bollati.

Due perle del Sud dunque, a ribadire ancora una volta quanto sia straordinariamente vario ed immensamente ricco il patrimonio naturale, paesaggistico e culturale detenuto dal Meridione. Partiamo dal Parco dell’Etna. In tal senso è utile ricordare come la XXXVII sezione del comitato Unesco, la quale ha vagliato ed accolto la candidatura e l’inserimento dell’Etna tra i Siti Patrimonio dell’Umanità (21 giugno 2013), ha sottolineato come il gigante vulcanico siciliano, chiamato Mongibello dagli arabi, possa vantare più di 2700 anni di letteratura e questo rappresenta sicuramente “uno dei più documentati record mondiali nel campo dei vulcani”. Il comitato ha inoltre definito l’Etna uno dei vulcani “più emblematici e attivi del mondo” ed ha evidenziato come “la sua notorietà, la sua importanza scientifica, i suoi valori culturali e padagogici” siano di importanza mondiale. Parte del territorio del Parco dell’Etna ricade nei confini del Sito che l’Unesco ha riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità.

Benchè non sia patrimonio dell’Unesco, anche il Giardino della Minerva di Salerno vanta una storia molto antica e piuttosto particolare. All’interno del giardino, che si sviluppa a ridosso delle mura occidentali della città medievale, vennero messe a dimora, a partire dal 1300 circa, numerose piante di ogni provenienza al fine di classificarle e di studiarne le proprietà terapeutiche. Proprio per tale utilizzo a fini didattici per gli studenti della scuola medica salernitana, è ritenuto una sorta di prototipo medievale di orto botanico moderno.

Per noi viventi nell’era delle e-mail e di whatsapp , il solo gesto di leccare ed attaccare un francobollo può da solo rivelarsi carico di valenze romantiche e nostalgiche, se poi i francobolli raffigurano delle opere d’arte naturalistiche, si rischia di commuoversi prima di riuscire a spedire la lettera.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :