Il Parco di Pinocchio, inaugurato nel 1956, non è un consueto parco di divertimento, ma piuttosto un modo per rivivere, attraverso le tante opere presenti e non solo, una delle favole più famose al mondo. Questo non può che accadere a Collodi, dove lo scrittore trascorse l’infanzia e dove l’antico villaggio è rimasto come secoli fa.
Il pescecane. Foto: mstefano80 - flickr
Il parco di Pinocchio: passeggiare tra i personaggi della fiaba
Alzi la mano chi da piccolo, ma non solo, si è lasciato incantare dalla magia della favola di Pinocchio. La stessa magia si può ritrovare visitando Collodi e il parco tematico dedicato al burattino più famoso del mondo. Il Parco di Pinocchio è una preziosa opera collettiva di grandi artisti, dove si ripercorre una fiaba che vive grazie al confronto tra l’immaginario espresso nel linguaggio simbolico dell’arte e l’immaginario personale del visitatore. Superato l’ingresso, la prima opera che accoglie il visitatore è Pinocchio e la Fata realizzata da Emilio Greco. Questa scultura, dall’altezza complessiva di cinque metri, rappresenta il cammino umano di Pinocchio che da Burattino in legno diventa ragazzo. Lungo il cammino c’è poi la piazzetta dei Mosaici e il paese dei balocchi. La visita vera e propria inizia però con il Villaggio di Pinocchio, un piccolo paese da cui parte il sentiero selciato del Paese dei Balocchi. Nel Villaggio, Pinocchio diventa un burattino vivente e scappa di casa. Qui cominciano le sue Avventure ed ecco che man mano compaiono i vari personaggi, dal carabiniere al grillo parlante, passando per il gatto e la volpe, e ancora gli assassini, la fata bambina, il grande pescecane.
Poi c’è la fata, rappresentata con sembianze materne, rassicurante e amorevole, e la sua casina, una curiosa costruzione dalle cui finestre è possibile spiare l’interno e vedere così la camera dove Pinocchio fu visitato dai tre dottori, dopo essere stato salvato dall’impiccagione grazie all’intervento del Falco. Per ognuno dei personaggi c’è una statua che li rappresenta.