Il partito di Landini.

Creato il 23 febbraio 2015 da Freeskipper
"È venuto il momento di sfidare democraticamente Renzi". Così Maurizio Landini segretario Fiom, lancia il guanto della sfida al premier autore senza voto e quindi senza mandato popolare del jobs act e dell’abrogazione dell’art. 18! Insomma Landini sembra intenzionato ad appendere al chiodo la contrattazione, rivelatasi impotente di fronte ai diktat della politica renziana, autoritaria e decisionista con i più deboli e molle coi più forti, e a scendere in campo deciso a sfidare Renzi con l’obiettivo di guidare una coalizione di sinistra.
Il segretario della Fiom, in una intervista al Fatto, annuncia poi una legge popolare o un referendum per cancellare il jobs act e dichiara che il sindacato deve "aprirsi a una rappresentanza anche politica". Ma quanto può valere un partito a guida Landini? Affaritaliani.it prova a dare una risposta: "Landini significa Cgil, la Camusso non vuole esporsi, ma i due stanno insieme. Il valore in termini di consenso elettorale è compreso in una forchetta che va dal 5 all'8 per cento", sostengono i sondaggisti, mettendo insieme tutta l'area Sel, Rifondazione e lista Tsipras. Tanti voti arriverebbero pure dai rottamati del Pd ex Pci e soprattutto dal Movimento 5 stelle. Insomma se a sinistra c'è chi già trema, sull'altra sponda Matteo Salvini godrebbe come un riccio. Infatti sempre secondo i sondaggisti a raccogliere i frutti di Landini in politica sarebbe la Lega, perché tutto quello che porta a indebolire il Pd e i 5 stelle rafforza la nascente formazione di destra a trazione Landini-Meloni!

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