Riporto ampi stralci di un
articolo molto lungo tratto da Appello al Popolo e che ho trovato su Oltre la Coltre.
E’ ancora frequente ascoltare
persone, anche intelligenti, che attribuiscono le colpe del decadimento civile
e sociale della nazione “in primo luogo” o “principalmente” o “soprattutto” a
Berlusconi. (...)
Orbene, siccome è nostra
convinzione che le (ultime) speranze per l’Italia risiedano nella nascita di un
partito politico alternativo al
partito
unico delle due coalizioni – un partito inizialmente minoritario ma capace
di attrarre progressivamente consensi – ancora una volta vogliamo argomentare
che i due schieramenti sono parimenti responsabili e che, quindi,
non esiste ragione alcuna per voler
preservare una parte, anche minima, dell’attuale ceto politico e per
desiderare che essa entri, quando verrà il momento, nelle fila del nuovo
partito. Se pertanto ribadiamo osservazioni e argomenti già espressi è per
invitare a boicottare ogni iniziativa politica del centrosinistra e di
eventuali traditori del centrodestra, volta a costruire “grandi alleanze
democratiche” o “alleanze per la Costituzione” e simili, sul presupposto
(falso) che la cosa più importante per il popolo italiano sia far fuori
Berlusconi. Per il popolo italiano, infatti, e principalmente per quella parte
che si schiera con (e vota) il centrosinistra, la cosa più importante è
comprendere che centrosinistra e centrodestra sono corresponsabili, con pari
colpe (pari, uguali, identiche, non distinguibili colpe), di aver condotto la
nazione in una situazione di sfacelo. (...)
Se si muove da una concezione
ampia del decadimento, che tenga conto dei diversi campi e profili, allora è
impossibile negare che esso sia, in misura sostanzialmente eguale, imputabile
ai due schieramenti, ossia alle due correnti del partito unico delle due
coalizioni.
Si considera decadimento la
diversa distribuzione dei poteri tra stato e regioni che, a tacer d’altro, è
palesemente disfunzionale? E chi è che ha voluto e approvato la (penosa)
riforma costituzionale per soli tre voti? Il centrosinistra.
Si considera decadimento la svendita delle aziende pubbliche? E chi
è che ha realizzato il maggior numero di privatizzazioni, almeno tra quelle più
rilevanti? Il centrosinistra.
Si considera decadimento
l’abbassamento del livello medio dei docenti e degli studenti universitari, la
proliferazione delle sedi universitarie periferiche e la perdita di organicità
e rigore dei corsi di studio? E chi ha voluto e attuato la riforma che ha
introdotto il cosiddetto 3+2? Chi ha voluto e emanato la normativa concorsuale
provvisoria (tre idoneità per ogni concorso locale!), che è stata efficace un
paio di anni, la quale ha consentito alle consorterie accademiche di bandire
innumerevoli concorsi, in modo da quasi raddoppiare in breve tempo il numero
dei professori ordinari e associati per i singoli settori
scientifico-disciplinari e da creare grandi difficoltà ai ricercatori delle
nuove generazioni? (...) Il centrosinistra.
Si considera decadimento la
perdita della stabilità del posto di lavoro? E chi ha modificato inizialmente
la legislazione sul lavoro, colpendo in modo significativo la stabilità del
rapporto? Il centrosinistra.
(...) Ed è dato cogliere anche
una sola posizione critica verso il TUF (testo unico della finanza) che
consenta di differenziare la politica del centrosinistra da quella del centrodestra
in materia di intermediari finanziari? No. Avete mai sentito un solo politico
del centrosinistra criticare la proliferazione degli intermediari finanziari,
il credito al consumo, finalizzato e non, le rottamazioni delle auto o
l’introduzione delle carte di credito revolving? (...) Soprattutto, chi ha abrogato definitivamente l’equo
canone? Il governo D’Alema, rammentiamolo. Il centrosinistra si è forse
opposto ai crediti immobiliari pari al 100% del valore degli immobili e anzi al
120%, perché le perizie delle banche erano notoriamente truccate, finanziamenti
che hanno creato la bolla immobiliare? Avete mai ascoltato un esponente del
centrosinistra criticare le leggi e le prassi che hanno provocato la bolla
immobiliare perché quest’ultima danneggia chi deve acquistare casa con i
proventi del proprio lavoro? Il centrosinistra si è mai mobilitato per la
elaborazione e il finanziamento di un piano per l’edilizia cooperativa e
popolare? No, no e no. (...)
Ma allora, chi muova dal
presupposto che non esiste alcuna ragione per reputare che, dopo le prossime
elezioni, il centrosinistra legifererà e governerà meglio del centrodestra deve
evitare di cadere nell’errore di essere disposto per l’ennesima volta, pur di
non far vincere il centrodestra o comunque quella parte del centrodestra che
alle prossime elezioni si schiererà con Berlusconi, a votare per uno dei
partiti del centrosinistra, fosse anche Sinistra Ecologia e Libertà.
Il
problema principale non è “far fuori” Berlusconi. Il problema principale è “far
fuori” il partito unico delle due coalizioni, che del berlusconismo e
dell’antiberlusconismo si nutre da sedici anni, traendone sempre nuova linfa e
forza. Chiunque si aggreghi all’una o all’altra delle due coalizioni del
partito unico è pienamente responsabile del decadimento civile, politico e
morale della nazione. Chiunque voti uno dei partiti delle due coalizioni, pur
essendo consapevole del disastro realizzato nell’ultimo quindicennio da
centrodestra e centrosinistra, dovrà essere considerato colpevole. (...) Vi
siete mai chiesti quale sarebbe stata l’entità del disastro se il centrosinistra
avesse governato per sedici anni, anziché per sette? (...)
Letture sul tema:
Perche’, sapendo e potendo - Il bastone e la carogna - Il buono, il brutto e il cattivo - Pronostici divergenti - Stavolta sara' peggio del 1994
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