Per ricordare e celebrare il Natale, per tutta la durata della mostra è allestito, sempre nel foyer di Spazio Oberdan, un presepe francescano.
«Per il terzo anno consecutivo la Provincia di Milano e il suo Assessorato alla Cultura faranno di Spazio Oberdan, a ridosso del Natale, un luogo per conoscere e riscoprire le tradizioni cristiane, occidentali ed europee che nei secoli hanno cementato la nostra Identità Nazionale – osserva il Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia, Novo Umberto Maerna. – In questo senso non è affatto casuale la scelta, a conclusione del 150° anniversario dell’Unità, di proporre una mostra su San Francesco, patrono d’Italia. La sua vita e il suo messaggio sono un patrimonio di straordinaria attualità; un elemento che ha sempre connotato l’Italia, molto prima che divenisse uno Stato unitario. Invitiamo perciò tutti i milanesi e i cittadini della provincia – conclude Maerna – a condividere questo patrimonio e a visitare la bella mostra francescana. Naturalmente assieme al Presepe, che ancora una volta collocheremo a Spazio Oberdan.»
Scrive il padre cappuccino Pietro Maranesi, uno dei più autorevoli studiosi del Testamento, in “L’eredità di frate Francesco”: «Le 18 stampe scelte tra centinaia di scatti sono il frutto del gioco metaforico cui solo lo spirito umano può ambire. Queste fotografie non sono dunque la traduzione concettuale in immagini del contenuto, impresa peraltro difficile da compiere con un testo come il testamento di San Francesco, ma l’espressione in metafora fotografica di una suggestione esistenziale suscitata dal testo di Francesco. Non dicono, ma alludono, obbligando il visitatore a porsi una duplice domanda in un cammino ambivalente: prima, dal testo all’immagine, chiedendosi quale aspetto del contenuto abbia condizionato la scelta dell’immagine poi, muovendo dall’immagine al testo, lasciandosi suggestionare dalla metafora visiva così da leggere in modo nuovo e personale il testo di Francesco.»
«Questa mostra nasce da una sfida nata intorno ad una tavola e dentro una amicizia – racconta padre Marco Finco, ideatore e curatore – Una tavola sempre desiderosa di aggiungere qualche posto ed una amicizia che ha un gran desiderio di raccontarsi e raccontare ciò che vive. Il compito che ci siamo dati era un pò presuntuoso: voler fotografare un uomo vissuto 800 anni fa partendo dal suo testamento. Correvamo un duplice rischio: o di diventare troppo concettuali, oppure, di cadere banalmente in una interpretazione sentimentale, un pò romantica. L’incontro con padre Pietro Maranesi ci ha permesso di costruire un racconto fotografico secondo l’interpretazione storico critica che viene descritta nel suo libro “L’eredità di frate Francesco”. Abbiamo cercato di “vedere” le parole di Francesco con l’intenzione di non aggiungere niente, così, come lui stesso chiede ai suoi fratelli francescani negli ultimi versetti del testamento. La mostra è l’occasione per un incontro personale e intimo, suscitato dagli appelli di Francesco che per il visitatore possono diventare occasione di spiritualità profonda. Nessuna di queste foto può essere una cartolina, ma una spinta a una meditazione, a un viaggio dentro di noi accompagnati da Francesco.»
«Alcune immagini si prestano ad una lettura più immediata, altre sono il frutto della nostra interpretazione attraverso l’obiettivo fotografico – spiegano gli autori delle fotografie Matteo Reni e Luigi Salerno - ad esempio, per descrive il voto di povertà abbiamo fotografato la potatura degli ulivi, a simboleggiare l’atto di “spogliarsi” di qualsiasi proprietà. O ancora, il rosone della chiesa di san Pietro con la forte luce proveniente dall’esterno ad indicare la pace che viene dal Signore. Il nostro proposito è stato quello di fornire un piccolo suggerimento, un’indicazione affinché ognuno possa fare il proprio “passo” accostandosi, personalmente, all’esperienza di Francesco. Per questo il punto di partenza per la visita, ma anche il punto di arrivo, deve essere la lettura del testo.»
Luigi Salerno nasce a Milano verso la fine del 1974. Laureato in Ingegneria Aerospaziale, vede nascere la passione per la fotografia intorno ai 14 anni quando comincia a scattare le prime foto con la vecchia reflex manuale del padre inutilizzata da anni. Dal 2008 frequenta alcuni fotografi del Meeting di Rimini grazie ai quali affina sua la tecnica fotografica. Con alcuni di essi fonda il collettivo fotografico VeraIcon. La mostra fotografica “il passo di Francesco” è la prima personale, frutto dell’amicizia con Matteo Reni.
Matteo Reni nasce a Busto Arsizio nel 1967. Laureato in Ingegneria Meccanica, coltiva la passione per la fotografia dall’età di 8 anni, quando riceve in regalo una Kodak Instamatic. La scoperta di un vecchio ingranditore nella cantina di casa lo porta ad esplorare i segreti della camera oscura e con il passare del tempo migliora la tecnica fotografica, partecipando a numerosi workshop e corsi di aggiornamento, fino ad accostarsi alla fotografia digitale nel 2003. Dalla fine degli anni ’80 viene indirizzato alla fotografia documentaristica e di reportage dalla frequentazione di alcuni fotografi del Meeting di Rimini, con i quali dà origine al collettivo fotografico VeraIcon. “il passo di Francesco” è la prima mostra personale, realizzata in collaborazione con Luigi Salerno.
Per informazioni :
Il passo di Francesco
fotografie di Luigi Salerno e Matteo Reni e Presepe Francescano
mostra promossa da Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura
in collaborazione con Centro Culturale Rosetum
a cura di padre Marco Finco e padre Pietro Maranesi
Foyer di Spazio Oberdan
Viale Vittorio Veneto 2, Milano
dal 15 dicembre 2011 al 9 gennaio 2012
orari lunedì 10-19; da martedì a domenica 10-22; 24 e 31 dicembre 10-15; 26 dicembre e 1° gennaio 15-19.30
chiuso il 25 dicembre, aperto il 6 gennaio
inaugurazione 14 dicembre 2011, ore 18
- Spazio Oberdan, tel. 02 77406302/6381; www.provincia.milano.it/cultura
- Centro Culturale Rosetum, tel. 02 48707203;
Ufficio stampa:
- Provincia di Milano/Cultura, tel.02/77406358/6359
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Addetto stampa Assessore, tel. 02/77406386 – .it">.it">.it">f..it