"Il pastore provò a ritornare dalle 99 pecore, ma si perse e per non morire di fame decise di mangiare la sua prediletta e poi, fallito il suo progetto di allevatore, decise di cambiare mestiere e darsi all'agricoltura biologica" (dal blog del Rospo).
Questo è il proseguimento naturale della parabola di Gesù adattata a quello che siamo costretti a sentire alla vigilia dell'11 Settembre 2010, data in cui si ricorderà l'attentato alle torri gemelle.
Il pastorello smarrito è Terry Jones, parroco protestante di una piccola chiesa della Florida, che aveva annunciato pochi giorni fa di voler fare un bel falò utilizzando delle copie del Corano per "vendicare" l'attentato subito.
Nel suo enorme smarrimento, incurante di parabole, sacri testi e insegnamenti divini invece di porgere l'altra guancia il pastore ha gridato vendetta, ma all'improvviso ha ritrattato tutto! Avendo raggiunto un accordo con la comunità islamica affinchè non fosse costruita una moschea nei pressi di Ground Zero a New York si è detto disponibile ad annullare il falò.
Dopo aver fatto infuriare gran parte dei musulmani e aver fatto rischiare al mondo intero un casino grosso come la più grassa delle sue pecore, il pastore ha gentilmente cambiato idea con un accordo privato.
Non sarebbe opportuno che qualcuno lo metta a pecorina per illustrargli al meglio il passo dell'antico testamento dedicato a Sodoma e Gomorra?
O che almeno qualcuno lo piazzi di fronte ad una televisione per 345 ore di fila senza nè bere nè mangiare per ascoltare la storia di Sadoma e Camorra?
A voi lettori l'ardua sentenza...