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Il Pd lancia la Tav bresciana tra vigneti, cave e discariche, Balotta (Legambiente) chiede di rifare il progetto

Creato il 05 ottobre 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
Il Pd lancia la Tav bresciana tra vigneti, cave e discariche, Balotta (Legambiente) chiede di rifare il progetto

"Qual è il posto migliore dove far passare la Tav? I vigneti del Lugana e la disastrata bassa bresciana piena di cave e discariche, ma certo, secondo la direzione provinciale del Pd di Brescia non c'è tracciato migliore di quello che impedisce ai passeggeri dell'Intercity di scendere, cambiare e di salire sul treno ad alta velocità. Davvero una grande idea, perché la Tav, su tracciato politico del Pd, arriverà così a un aeroporto semivuoto da 15 anni come quello di Montichiari". Dario Balotta stronca così la proposta della direzione provinciale bresciana del Pd, immaginando un treno ad alta velocità che corre ai 300 all'ora fra vigneti e colline moreniche. Tanto vale allora rifare il progetto. Il tracciato della Tav Verona-Brescia torna in discussione anche dopo alcune proposte degli enti locali del Veronese, tant'è vero che il ministro Graziano Delrio sarà costretto a verificare quale sia la soluzione migliore. Legambiente Lombardia, con un Dario Balotta, propone di fermare il braccio di ferro tra politici del Pd, per procedere con una valutazione tecnica sul rapporto fra costi e benefici. Sono più strategici i vigneti o una Tav senza passeggeri diretta verso un aeroporto semideserto? Il Pd della provincia di Brescia sta sostenendo il tracciato disegnato dall'ex direttore del Ministero delle Infrastrutture Ercole Incalza, "che assume - sostiene Balotta - come normali 70 milioni di costo a Km (a fine opera) della linea ferroviaria, che dava per buono un tracciato che resterà privo di passeggeri visto che non intercetta il traffico intercity di Brescia e quello turistico del Garda".

Non sarà la Tav moderata, alla tedesca, bensì quella a massima velocità, ai 300 km/h e senza treni merci: un modello davvero difficilmente sostenibile per le caratteristiche di un'area così popolata e ricca di centri d'interesse. La Tav produce ricchezza, con un tracciato simile, distruggendo però il valore dei vigneti del Lugana: così ci si rimette, visto che il treno resterà vuoto, secondo la previsione balottiana, come già accade alla Milano-Torino, priva di fermate intermedie.

"L'importanza degli scali si misura per la loro efficienza e le loro tariffe aeroportuali e per la domanda di traffico che possono attirare - conclude il trasportista di Legambiente - Se si parte dal collegamento ad Alta velocità, e lo si isola, non ci siamo. Basti pensare che l'AV tocca pochissimi scali europei e tutti con un traffico attorno ai 60 milioni di passeggeri/anno come Parigi ed Amsterdam e non 10.200 come Montichiari".

La foto è tratta da http://www.quibrescia.it/cms/2014/09/26/tav-sul-garda-sos-per-salvare-il-lugana/


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