Anzi, direi che stasera hanno giocato, bene, a pallone.
Non è roba da poco di questi tempi.
E' la semifinale di andata tra Real e Bayern e come ieri sera, il pragmatismo vince e il contropiede con cui Benzema sigilla l'1-0 finale è da manuale del calcio.Certo, la palla l'hanno tenuta i catalan-tedeschi, 65% di possesso alla fine è tanta roba, soprattutto fuori casa.Certo, hanno battuto 15 corner e hanno fatto 741 passaggi, ma le occasioni più clamorose sono piovute dalle parti di Ronaldo (a mezzo servizio) e Benzema (un vero cobra).Insomma, un Real incerottato ha giocato di rimessa e lo ha fatto nell'unica maniera possibile contro le squadre di Guardiola: ben coperti dietro, ripartendo veloci in attacco.
Ancelotti lo ha capito e ha fatto quello che doveva fare.
Guardiola, stranamente nervoso e incapace di leggere tatticamente un canovaccio nemmeno troppo difficile da interpretare, non ha ovviamente modificato di una virgola il suo stile di gioco.Un primo tempo bello da impazzire, rapido, tecnico, quasi struggente per intensità.
Nella seconda parte, meno bella, è venuto fuori il nerbo e la grande voglia di alcuni bavaresi, Robben su tutti.
Non pervenuti Ribery e Mandzukic, in difficoltà Kroos: troppi giocatori fuori dal match, troppo per immaginare di uscire indenni dal Santiago Bernabeu.E così, al termine delle due partite di andata, si può dire che il calcio all'italiana paga ancora.
Ieri con il catenaccio, oggi con il contropiede.A Monaco saranno scintille. Dico Ancelotti per due motivi. Il primo è il vantaggio acquisito stasera. Il secondo è la possibilità di giocare in contropiede, ma è comunque un pronostico apertissimo.
Diciamo 51-49.
La sensazione è che chi resterà in piedi in questo scontro, partirà quantomeno in pole position a Lisbona.