Non ho mai amato particolarmente Tiziano Ferro. Tranne qualche canzone carina qua e là che apprezzo, non mi ha mai coinvolto più di tanto. Per questo motivo, il suo ritorno musicale dopo il tanto chiacchierato coming out, mi ha lasciato alquanto indifferente.
La differenza tra me e te, suo singolo apripista per l’album “L’amore è una cosa facile” (o’cazz), risuona nelle radio, in tv, cantata a x-factor, da mia madre al telefono, per strada nei negozi, a lavoro, in palestra sia in filodiffusione che sullo schermino del tapis roulant con Mtv Hits che la mette tipo ogni 5 minuti.
Non c’è stato modo di sfuggirle, e un po’ come Someone Like You di Adele, sta diventando il tormentone musicale di questo periodo. Come Someone like you arriverò ad odiarla e a schiumare dalla bocca ogni volta che la sentirò, ma per ora sono nella fase in cui la sto “scoprendo”.
Tralasciando l’interesse pari a zero con cui l’accolta, la differenza tra me e te si rivela un buon brano con un video fatto tanto per e pieno di cliché: niente di esaltante, niente per cui strapparsi i capelli, ma è una canzone orecchiabile e da un testo non particolarmente banale.
Sarà che le parole che ascolto le ricollego alle mie riflessioni, ai miei pensieri e quindi in un qualche modo mi ci rivedo, questa canzone ha il pregio di farmi ricordare bene cosa sono e cosa ho costruito finora. Soprattutto con chi. Anche quando tutto sembra perduto o la mia confusione prende a calci i miei neuroni.
Cosa resta quando si misurano le differenze con l’altro? L’amore è quel margine in cui le diversità caratteriali sono il tratto d’unione e distintivo della coppia, rendendola unica e speciale.