Freedom House è un'organizzazione non governativa che misura la libertà democratica di ciascun paese con indici ritenuti affidabili nell'ambito della ricerca in scienze politiche.
Questa ONG definisce l'Italia "Paese parzialmente libero" per quanto riguarda la libertà di stampa con la seguente motivazione: "crescenti tentativi del governo di interferire con la politica editoriale dei mezzi di comunicazione pubblici".
Il riferimento lampante ha un nome e un cognome: Silvio Berlusconi. Egli possiede televisioni che arrivano su tutto il territorio nazionale e, in più, un giornale. Come se non bastasse, quando è al governo, può interferire pesantemente sulla tv pubblica e sull'editoria tramite il finanziamento pubblico al settore.
Il finanziamento pubblico all'editoria è in questo senso un cancro: spesso partorisce un pericolosissimo pensiero unico come nel caso della rielezione di Napolitano. E' forse un caso il clamoroso successo de "Il Fatto Quotidiano"? Giornale che non prende finanziamenti pubblici e che rappresenta spesso e volentieri l'unica voce fuori dal coro? Evidentemente le persone ne sentivano l'esigenza.
Ed è forse un caso il successo del tg di La7? Non certo un esempio di limpidezza e indipendenza ma che è comunque un telegiornale che le notizie prova a darle.
L'informazione non è un tema secondario, è fondamentale: dall'informazione nascono le intenzioni di voto e dal voto il nostro destino. Berlusconi è stato il primo a capirlo e ne raccoglie ancora oggi i frutti anche grazie ad un centrosinistra complice da vent'anni. In questo senso epica la dichiarazione di Violante alla Camera nel 2003: "L'onorevole Berlusconi sa per certo che gli è stata data la garanzia piena, non adesso ma nel 1994, che non sarebbero state toccate le televisioni".
L'informazione distorta fa in modo che passi il messaggio per il quale Beppe Grillo sarebbe colpevole della sparatoria a Palazzo Chigi di Preiti. E' consapevole volontà di strumentalizzare un fatto grave per interessi politici. Aldilà di quel che si possa pensare di Grillo, incolparlo di ciò che è accaduto è come incolpare Rambo per le guerre nel mondo e prendersela con i videogiochi violenti per il bullismo.
Se proprio si voleva parlare di figure politiche che incitano alla violenza, un'informazione equa e corretta, avrebbe dovuto citare oltre a Grillo, ad esempio, il dito medio di Gasparri ai manifestanti e gl inviti ventennali della Lega Nord a "imbracciare i fucili" sempre pronti a fomentare l'odio fra nord e sud Italia.
A proposito di informazione distorta, ecco cosa voleva veramente il PD dal M5S subito dopo le elezioni... una di loro ha confessato. Il M5S cerca di spiegarlo da mesi ma evidentemente il messaggio non è arrivato ugualmente...
Infine un video di Travaglio dove parla appunto della stampa del pensiero unico:
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