Il Persico del Ceresio è in buona salute

Da Anna Maria Simonini @AMSimo

Un team internazionale di ittiologi ha scandagliato i fondali della parte italiana del Ceresio, meglio noto anche come Lago di Lugano, nell’ambito del progetto europeo a favore della biodiversità Projet Lac.
La squadra di ricercatori ha prelevato campioni del patrimonio ittico: prima di essere rilasciati, i pesci sono stati misurati, fotografati e classificati, per comprendere meglio quanto sia effettivamente elevata la biodiversità ittica lacustre. I dati di studi come questo sono infatti più rappresentativi di quelli ricavabili ad esempio dalle statistiche sulla pesca.

Una indicazione interessante dello studio è che la specie predominante nel Ceresio oggi non è, come si riteneva, il Gardon, bensì il Persico. Ciò è probabilmente dovuto a vari interventi effettuati nel tempo per favorire la riproduzione naturale del Persico.
A questo scopo, ad esempio, sono state recuperate vecchie tecniche dei pescatori di professione, come la posa sul fondo del lago di ammassi di fascine che costituiscono le “case dei pesci”, un rifugio sicuro dove i pesci depongono le uova. Inoltre, per una pesca sostenibile, i pescatori di professione utilizzano reti apposite, le “perseghere”, che catturano soltanto i pesci adulti e permettono di salvaguardare le nuove generazioni.