Ho tanti articoli in bozza, e probabilmente avrei voluto scrivere di altro. Però sabato mi sono trovata tra le notifiche dei vari nuovi follow del blog anche tale Rockydollblog e, come da prassi, sono andata a mia volta a dare un'occhiata al sito.
Ed ecco che noto un articolo in particolare, dedicato all'account Instagram You did not eat that: tutta contenta vado a leggere, sperando di trovarmi davanti un ulteriore punto di vista sull'argomento, e invece... E invece. Inizio a leggere e il testo mi appare un po' troppo familiare, anzi così tanto che posso addirittura precedere il testo. Perché? Beh, perché si tratta di roba mia. Il/la proprietaria/o del blog ha ben pensato di appropriarsi del mio articolo pubblicato in data 23 maggio: un articolo per cui ho fatto delle ricerche, e che per poter venire alla luce in tempistiche brevi in quanto hot topic ho scritto saltando la pausa pranzo. Insomma, mi è costato un po' di fatica e sbattimento, cosa che non mi pesa perché amo scrivere ma che comunque vorrei venisse riconosciuta. Voglio dire, c'è proprio ma proprio tutto, comprese le mie farneticazioni, considerazioni personali. Mi sento derubata.
E allora (vediamo se avete studiato), cosa dicevamo nell'ultimo punto del mio precedente post? Bravi, Riconoscete i credits:
[...] Siate carini con chi vive del lavoro della propria mente, siate capaci di riconoscere SEMPRE l'altrui proprietà intellettuale e non fate vostri testi che non lo sono. Tanto prima o poi vi scopriranno.
E infatti, gabbola sgamata in tempo zero. Chiaramente il mio non è un caso isolato, è successo anche a Ma che davvero? che si è trovata addirittura un blog-clone del suo in versione spagnola e che ne ha parlato con tanta, tanta ironia. Inutile dire che questa storia mi è venuta subito in mente.
Tra l'altro la furbata summa che mi ha permesso di scoprire l'inghippo - oltre al follow - è stata l'aver lasciato tutti i link di rimando ad altri post del mio blog collegati all'argomento. Insomma, nemmeno la fatica di formattare.
A questo punto penserete: "Sì tutto molto bello Chiara, e hai anche ragione. Ma che c'entra il titolo?" Ho commentato il post in questione ormai tre giorni fa, consigliando di riconoscere i credits con tanto di faccina ammiccante: niente di cattivo o minaccioso, magari si tratta di una persona alle prime armi con il mondo del blogging ed un errore si può perdonare. Ma dal momento che non ho ancora ricevuto risposta e non ho notato ringraziamenti, quotes o citazioni uso l'unica arma che posso usare: la mia tastiera. E mi auguro che non capiti mai più.