Bacco, tabacco e venere… ma chi l’ha detto che riducono l’uomo in cenere? Un buon bicchiere di vino, una donna bella e sensuale e un ottimo sigaro sono l’essenza, il piacere unico di una vita tutta da vivere! Un proverbio latino recita: "
Venerem sine Libero et Cerere frigere". Lo si può tradurre più o meno così: "
Senza Bacco e Cerere, si raffredda Venere", dove le tre divinità stanno a indicare rispettivamente il vino, il cibo e l'amore. Dalla schiettezza un po' grossolana del proverbio latino possiamo dedurre almeno due cose: che la triade divina simbolizza una parte essenziale delle gioie concesse all'uomo e che esiste una relazione tra queste tre fonti di godimento. “
Non c'è niente come il tabacco e chi vive senza tabacco non è degno di vivere.” Così diceva Molière nel Don Giovanni e per molti è davvero così, alla faccia del salutismo dominante e dei divieti affissi ormai anche nei luoghi all'aperto. Fumare però non è soltanto legato alla sigaretta, non è esclusivamente gesto isterico o modaiolo, può diventare un'arte, un momento di solitario piacere, trasformandosi nel cosiddetto
Fumo Lento, definizione che raccoglie in sé fumatori di pipa e di Sigari. Ma come assaporare al meglio il gusto di un buon sigaro, di un ottimo e impareggiabile avana? Innanzitutto, qualsiasi sigaro prima di essere fumato deve essere tagliato all'estremità chiusa (testa) eliminando circa 3mm. Allo scopo si utilizza il tagliasigari (in commercio ne esistono di vari tipi ma il più funzionale è quello a ghigliottina). Non è consigliabile forare la testa del sigaro perché durante la combustione si verrebbe a creare in testa una forte e sgradevole concentrazione di catrame. Allo stesso modo non è indicato il taglio cuneiforme poiché si rischia di danneggiare irreparabilmente la fascia. Per accendere il sigaro si usa l'accendino rigorosamente a gas oppure il fiammifero in legno (altri mezzi rischiano di alterarne il gusto). Si tiene il sigaro in posizione orizzontale e si fa ruotare in modo che la fiamma lambisca l'intera circonferenza del piede. Questa pratica fa sì che la combustione del ripieno e della fascia avvenga uniformemente. A questo punto si porta il sigaro alla bocca e si completa l'accensione tenendo la fiamma a circa 1cm dal piede. Il sigaro va fumato lentamente, senza avidità, e al contrario della sigaretta non va assolutamente aspirato il fumo. Per fumare un avana di dimensioni medie si può impiegare una mezz'ora mentre per uno di grandi dimensioni si arriva ad un'ora. Non bisogna comunque fumarlo per più di due terzi della lunghezza perché, avvicinandoci troppo alla testa, il gusto e l'aroma risulterebbero guastati dall'intenso calore all'interno della bocca. E' ipotesi comune che un ottimo sigaro produca un cilindro di cenere uniforme, ma non è assolutamente necessario mantenerla attaccata al piede finché non cada da sola. Questa pratica, se siete distratti, può rischiare di rovinarvi l'abito e la serata... Perciò, senza picchiettare il sigaro, si può dolcemente scrollare la cenere con un leggero colpetto sulla testa e questa cadrà nel posacenere al momento giusto. Può capitare che il sigaro si spenga: è abbastanza normale se ne abbiamo fumato almeno metà, ma non preoccupatevi, si può riaccendere. Si brucia nuovamente l'estremità della fascia, si soffia verso l'esterno per eliminare le impurità della precedente combustione e si riaccende come se fosse nuovo. Certo, non è gradevole come la prima volta, ma un ottimo sigaro può essere di nuovo fumato entro la stessa giornata (il giorno dopo il gusto risulterebbe altrimenti stantio...). Non è necessario schiacciare il sigaro per spegnerlo come si farebbe con una sigaretta, si lascia invece riposare nel posacenere e si spegnerà da solo. Una volta spento è meglio gettarlo via subito per evitare che nell'ambiente ristagni l'odore del fumo. E' preferibile fumare restando fermi, seduti, in un ambiente confortevole: il piacere che dà il sigaro non deve essere compromesso da fattori esterni e, forse, in qualche caso è meglio rinunciare piuttosto che non gustarselo a fondo. Allo scopo va detto che il fumo del sigaro può e deve essere accompagnato da un buon drink, ma la scelta dipende assolutamente dal proprio gusto e dal momento. E' ad ogni modo consigliabile abbinare una bevanda che non copra in assoluto il gusto del sigaro appena fumato, ed in tal senso sono più indicati bouquet affumicati come quelli del Porto, del Cognac, dello Scotch single malt. E se poi al vostro fianco c’è una bella donna in guepiere, allora l’estasi è proprio lì… a portata di mano!