Il pianeta delle Tonalità di Colore

Creato il 14 gennaio 2012 da Paperoga

Ho sempre avuto un rapporto semplificato con i colori. La vista del mondo me ne ha sempre restituito, dacchè son nato, una ristretta tavolozza di colori: il nero, il bianco, il rosso, il blu, il giallo, il viola, il verde, il marrone, a volte l’arancione e il rosa. Questo elenco striminzito non vuol dire che io abbia problemi a riconoscerli ma, semplicemente, che la mia proverbiale pigrizia incasella qualsiasi cosa io veda all’interno di quella ossuta griglia.
Ecco dunque che per me non esiste l’azzurro o il celeste, ma è tutto blu. Non solo, ma il blu vero e proprio, e in generale tutti i colori tendenti allo scuro, spesso vengono fagocitati dal nero. Quando qualcuno sgrana gli occhi e mi dice “ma come cazzo fai a dire che è nero, non vedi che è blu?” io impassibile replico che si tratta solamente di un nero più chiaro.
Il grigio, se scuro, per me è marrone. Se è chiaro, è semplicemente bianco. L’arancione, quando non è impresso su un’arancia siciliana, ondeggia nella mia testa tra il giallo e il rosso.
Se dunque questo è il punto di partenza, capirete quanto io rimanga disarmato di fronte a quello sconfinato e incomprensibile Pianeta delle Tonalità di Colore.
Un mondo artatamente inventato, tenacemente scolpito, costantemente cesellato e continuamente aggiornato, mutato e diversificato dall’attività incessante del cervello FEMMINILE.
Per uno come me, per cui blu e nero sono parenti stretti, il grigio è un concetto indimostrato e il marrone ingloba quasi la metà dei colori, sentir parlare di verde acqua o blu cobalto mi ha sempre lasciato irretito, da una parte perchè l’acqua a casa mia scorre per fortuna trasparente, e dall’altra perchè non so minimamente che cazzo sia il cobalto.
Alcuni misteri, poi, rimangono insoluti. Cosa è il beige non l’ho ancora capito, il turchese men che meno, e l’ocra poi? E’ un pianeta, un animale da cortile, una malattia cardiaca o cosa? E poi il lilla è rosa, non ci sono cazzi. E dannazione, che motivo c’è per distinguere il blu “oltremare” dal blu “notte”? Sono entrambi neri, è evidente.Sin da piccolo, quando come tutti avevo i pastelli a spirito e a cera e pastrocchiavo sui fogli fabriano ruvidi, non riuscivo a capire perchè esistesse un “terra di siena bruciata”. Ed ho immaginato Siena, almeno fino ai 14 anni, come una città ridotta ad un cumulo di cenere e lamenti di ustionati, prima di scoprire che godeva di buona salute. E quando poi sono stato finalmente nelle terre delle crete senesi, tutto quello che ho visto è stato una infinita ondulata e meravigliosa distesa tinteggiata di marrone.
La frequentazione del mondo femminile, però, dai e vai dai e vai, mi ha costretto a prendere atto dell’esistenza di alcune variazioni sul tema rispetto alla consacrata e ristretta cerchia dei miei fidati colori. Dopo anni di rifiuti categorici sono arrivato ad ammettere l’esistenza del rosso porpora, e scricchiola in me la convinzione che tra il blu e il celeste ci sia solo una lieve sfumatura di significato.
Ma i miei progressi in termini di apprendimento della varietà cromatica si sono arrestati di botto qualche giorno fa, in modo traumatico, e mi hanno fatto compiere non uno, ma cento passi indietro.
Per motivi di lavoro mi sono interessato infatti alla conclusione di un contratto di noleggio annuale di un autoveicolo. Una sovraumana ricerca tra varie tipologie mi ha spinto ahimè in un pianeta ben più assurdo di quello femminile delle Tonalità di Colore: Il Pianeta dei Colori delle Macchine.
Di fronte ad un catalogo online di autovetture ogni mia certezza ha vacillato. Anzi, ha vacillato la mia stessa sanità mentale. Non esiste solo un Pianeta delle Tonalità di Colore. Esiste un intero Universo in cui il Primo Pirla si Alza e Spara a Cazzo di Cane un Accostamento, ed Inventa un Colore. Esempi? Mettetevi comodi, durerà a lungo.
Sappiate che esiste un Giallo Ottimista e il Rosso Sfrontato, immagino ben diverso dal Rosso Arzillo. L’Azzurro, che per me è stato già un concetto difficile da afferrare, (ci ho messo anni ed a furia di scuole serali) mica ce n’è uno solo…vuoi mica mettere l’Azzurro Volare con l’Azzurro Settimo Cielo? E il Blu Bastian Contrario? Cosa cazzo è?
E il Bianco, unica certezza della mia vita? Il Bianco per definizione è Bianco, no? Ma manco per il cazzo! C’è il Bianco Ghiaccio, il Bianco Banchisa (immagino quanta minchia di differenza ci sia) e anche il Bianco Bianco,  una sorta di Bianco D.O.C.?
Sono venuto a scoprire che esiste il Nero Provocatore, il Mirtillo Monello, Il Beige Spumeggiante. E Il Grigio, che per me manco esisteva? Razza di idiota, non sai distinguere il Grigio Perbene dal Grigio Sfrenato, e il Grigio Indio dal Grigio Stromboli?
E poi, anche ammessa a calci l’esistenza del Grigio, possiamo metterci dentro anche l’argento, no? Ma manco per niente, perchè esiste l’Argento Iridio e l’Argento Palladio e sarebbe un sacrilegio confonderli.
Riguardo poi al Blu Canvasite e al Grigio Alabandite, nonchè al Marrone Cuprite, Nero Magnetite, Blu Indigolite, Grigio Tenorite e Marrone Cuprite, beh, anzitutto andateveli a vedere da soli che mi sono rotto la minchia di linkare, e poi la sola certezza che ho è che siano usciti da un brain storming svoltosi durante un rave party a base di droghe sintetiche svoltosi nella notte di un solstizio d’estate in un ospedale psichiatrico solo parzialmente abbandonato.
Chiuso il catalogo, ho deciso di tornare all’antico. Fanculo al Bordeaux e al Grigio Perla, al diavolo il Verde oliva e il Fucsia, il Grigio Ferro e anche Tiziano Ferro.
Quei pochi colori elencati all’inizio, prodotto chissà se della mia pigrizia, della mia natura semplice o del mio daltonismo nascosto, continueranno a guidarmi nel mondo, e al culo tutto il resto.



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