Il pianeta verde (La Belle Verte)

Da Pachamamae
Ieri sera abbiamo guardato questo simpatico film del 1995 diretto da Coline Serreau.
Attraverso un popolo lontano di un altro pianeta e il linguaggio della comicità e dell'ironia questa commedia muove l'ennesima critica all'essere umano, abitante della Terra.
All'umano "progredito" sfruttatore senza freni delle risorse naturali e degli spazi naturali,  promotore delle disuguaglianze e dell'egocentrismo.
Una critica alla frenesia, al consumo selvaggio, all'abbasamento della qualità della vita in favore di un benessere solo apparente del modo di vivere "urbano".
Un film per tutta la famiglia che apre molti spunti di riflessione a tutti i livelli.
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Il Pianeta Verde, un piccolo mondo, poco abitato, dove gli abitanti vivono in piena armonia con la Natura e fra di loro. Hanno capacità straordinarie di telepatia.
Su questo Pianeta si può vivere fino ad un'età di 250 anni.
Una volta all'anno viene convocata un'assemblea plenaria dove vengono scambiati prodotti e servizi fra gli abitanti e viene deciso chi mandare in visita negli altri Pianeti per poter imparare cose nuove e utili o poter insegnarne altrettante.
Come ogni anno nessuno vuole andare sulla Terra.
I racconti degli anziani che ci sono stati in passato parlano di un mondo retrogado, l'utima volta che ci sono stati c'era la Rivoluzione Industriale ed esisteva ancora la moneta.
Anche gli abitanti di questo pianeta sono passati per l'era industriale (nel film è definita preistoria), ma dopo averne saggiato la decadenza, e dopo unaRivoluzione, hanno preferito abbattere gerarchie, industrie e tutto ciò che rappresentava l'epoca dello sfruttamento.
Mila, interpretata dalla stessa Serreau, si offre volontaria per il viaggio, portando con sé il segreto delle sue origini: sua madre era una terrestre.
Ecco i primi 10 minuti del film:
Nella Parigi degli anni '90, Mila si ritrova disorientata a causa delle indicazioni che gli anziani le hanno dato prima di partire.
Da' subito vita ad una serie di primi, comici, approcci con il popolo parigino.
Senza acqua né cibo perchè in città queste fonti di sostentamento sono rispettivamente inquinate e insalubri.
Conosce Max , primario di medicina sconnesso telepaticamente da lei stessa, con cui intratterrà un rapporto mutuale per tutta la durata della storia.
Quando le persone vengono "sconnesse" telepaticamente avanzano di livello, per così dire, precipitano in confusione mentale e poi si rendono conto del poco amore per la terra, per gli alberi, del prossimo, di quanto poco si parla e di quanto ci si isoli (ad esempio con la TV) ed adottano dei comportamenti che li fanno sembrare pazzi ? Abbracciano gli alberi, le persone, baciano per terra, camminano a piedi nudi in città perchè le scarpe fanno fastidio.
Tra mille peripezie e dopo aver riconosciuto alcuni abitanti del pianeta verde approdati e morti sulla Terra (Gesù e Bach), Mila risolve la vita coniugale di Max e rintraccia i suoi due figli che hanno provato a raggiungerla dal pianeta verde.
Spiegata la storia della propria civiltà, la famiglia del pianeta verde, torna a casa, portando con sé le due ragazze terrestri di cui i figli di Mila si sono innamorati.