Il piano didattico personalizzato: un obbligo a favore dello studente dislessico

Da Rossellagrenci

Ad un anno dalla legge 170 sulla dislessia ancora si sa molto poco sul PDP, Piano Didattico Personalizzato, di cui avevo già parlato qui in tempi non sospetti. Non lo conoscono i genitori, è normale, ma gli insegnanti? Lo conoscono, ma sanno anche che è un obbligo?

Come scritto sul sito dell’AGIAD:

Oltre ad essere un atto dovuto perchè presente nella normativa in materia di DSA, esso, sul piano pratico, è uno strumento necessario allo studente con DSA che potrà così accedere a tutto ciò che gli è necessario anche in sede di esami di stato, in quanto la normativa permette l’uso di quanto già concesso durante gli anni scolastici; inoltre è un documento che funge da CV del ragazzo al quale qualsiasi docente può accedere sia esso di ruolo che sostituto etc… e potrà avere sempre sotto mano uno strumento che lo aiuterà anche in sede di valutazione.

Nel PDP nello specifico devono essere riportati i dati dell’alunno completi di chi ha redatto la diagnosi, a che anno risale la diagnosi. Poi si passa ad un successivo step in cui vanno riportate le difficoltà dell’alunno così come da diagnosi acquisita.

Nei successivi step vanno indicati materia per materia gli interventi compensativi e dispensativi che si intendo attuare con l’alunno, vanno anche indicati i punti di forza e di debolezza dello stesso così da promuovere i primi e evitare i secondi.

Nella stesura si deve fare riferimento anche alle metodologie didattiche che si intendono attuare, nonché alla modalità di assegnazione dei compiti a casa, delle interrogazioni e del metro di valutazione.

Ricordiamoci che ogni alunno con DSA è un individuo e come tale è unico e particolare, pertanto non possiamo pensare che ciò che va bene ad uno vada bene anche all’altro.

Inoltre si può scaricare il Modello PDP Agiad e accedere ai modelli di PDP consigliati dal Miur.