Il Piatto di Emergenza

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Capita a tutti di arrivare a casa oltre l’orario normale, che sia pranzo o cena, e di avere giusto mezz’ora o poco più per mangiare, perché magari si deve uscire per un appuntamento. Nel mio lavoro è pressoché all’ordine del giorno. Spesso finisco da un cliente tardi e arrivo a casa avendo a disposizione appena 1 oretta per pranzare e rimettermi in strada. Qualcuno potrebbe dirmi di fermarmi in una trattoria ecc… , cosa che ho fatto per anni, ma lì il problema sta nel trovarla subito, sperare che ci sia quello che posso mangiare e che si sbrighino.

Presto che è tardi!

Ma torniamo in argomento. Arrivate a casa tardi e dovete pranzare. Scatta quindi il piano del piatto di emergenza. Il piatto di emergenza è quello che tutti conserviamo come l’asso nella manica in queste situazioni, e spesso lo condividiamo con i famigliari.
C’è chi per dire si rifugia nel panino fatto al volo (lo avete copiato dalla rubrica di cucina della notissima esperta culinaria della tv? Buuuuu… ), chi gli spaghetti al tonno (è vero, ne ho conosciute diverse di persone) o chi rimedia con la bustona mille gusti.

Certi libri di cucina, in vetta alle classifiche, vi spiegano come fare un toast…

Io ho messo da parte i panini per motivi di salute, gli spaghetti perché non ne vado pazzo, e incentro spesso il tutto sul riso.
Il riso? La gente quando parli di riso ti guarda come se fossi scemo, perché ha un tempo di cottura che va dai 14 minuti ai 17 o più. Ma ha innegabili vantaggi rispetto allo spaghetto. Per cuocere il riso, ovviamente se lo volete bollito, basta un pentolino piccolo con un ridotto volume d’acqua rispetto alla spaghettiera. Qui avete già recuperato quei minuti in più che servono al riso per cuocere. Una volta scolato, potete decidere cosa farne, se condirlo con un vasetto di preparato, lasciarlo in bianco, buttarci del tonno o altro.
E se volete il risotto? 15 minuti e ve lo faccio in qualsiasi modo. Dagli asparagi a quello alle zucchine e gamberetti, fino a quello ai funghi, mi occorrono appena 15 minuti al massimo per farlo. Come? Ottimizzando i tempi, signori.

Dio lo benedica

In conclusione, chiedetemi qual è il mio piatto di emergenza e sempre vi risponderò: il riso.
E il vostro?