Il piccolo teatro di Rebecca, Rebecca Dautremer – Rizzoli, 2012
Si tratta di un esercizio di stile? Si tratta di tante storie accennate e lasciate poi all’immaginazione? Si tratta di un’unica storia tenuta assieme da fili di tecnica narrante? Si tratta di un libro da sfogliare? Di un libro da ammirare?
Il Piccolo teatro di Rebecca, intanto, è uno dei primi libri a far dell’intaglio e del ritaglio, della trasparenza, del vuoto e del pieno una vera e propria voce narrante per immagini. Perché se il 2014 è stato l’anno del boom degli albi da colorare firmati da illustratori celebri, è dal 2012 che gli albi illustrati con intagli calcano le scene della letteratura per l’infanzia con un certo, e nella maggior parte dei casi meritato, successo.
Il piccolo teatro di Rebecca, Rebecca Dautremer – Rizzoli, 2012
Questo Piccolo teatro di Rebecca probabilmente sfugge, e rifugge, alle definizioni. È sorprendente e raffinato, è ironico e sognante. Favorisce il cambio delle prospettive di lettura e dei punti di vista. Rébecca Dautremer pesca dalle sue precedenti storie e ne ripropone i tratti in un susseguirsi piuttosto lineare, sebbene esse siano le une profondamente diverse dalle altre, in cui l’immagine precedente abbraccia la seguente e la seguente congeda la precedente in maniera consapevole e matura, restando sola ma trovando nella successiva conforto e appoggio, dalla prima fino all’ultima pagina.
Il piccolo teatro di Rebecca, Rebecca Dautremer – Rizzoli, 2012
Ciascun quadro scenico è accompagnato da una didascalia, faro e guida, testo orginale che con esso si sposa raccontando quello che sfugge alla vista, a tratti abbagliata e sorpresa da una tecnica raffinata e complessa.
Tra le numerose pagine si incontrano altrettanto numerosi protagonisti: Babayaga, Baubauyaga (il suo cane), La lepre marzolina, Pollicino, Alice, Cyrano, i Musoni, Salomé, i mostri, La Regina di Cuori…
Autore: Rebecca Dautremer
Editore: Rizzoli
Dati: 2012, 192 pp., 30,00 €