Ambrì Piotta è una frazione di qualche centinaia di abitanti tra Airolo e Quinto, che sono l'equivalente svizzero di Roncobilaccio e Barberino del Mugello. Ambrì Piotta è conosciuto da chiunque, in tutta la Svizzera, e non per le code di macchine e camion in attesa di attraversare il San Gottardo. Questo micro-paese è la casa di una delle squadre di hockey più forti della Svizzera, con una tradizione che risale al 1937. Lo stadio di 6.000 posti si riempie a ogni partita di spettatori intirizziti dal freddo glaciale (si trova a mille metri d'altitudine, non batte mai il sole e non è riscaldato).
Ne avevo sentito parlare e me lo trovo sotto gli occhi insonnolito dall'alzataccia all'alba di una domenica mattina imbiancata di neve. E' il punto di partenza per i giri che salgono al Pizzo della Sassada, al Poncione di Tremorgio o al Poncione Sambuco. Il sentiero sale a zig zag nel bosco, poi un mare di neve di estende a vista d'occhio. Troppa e troppo recente, il rischio valanghe ci consiglia di deviare verso il Pizzetto, su pendii più lievi. Aprire la via sulla neve fresca è un piacere faticoso ma intenso, il sole inizia a splendere, sembra tutto perfetto. Una volta scollinato si viene presi a sberle da un vento a 70Km/h che, come nella Guerra di Piero ti sputa in faccia la neve.