C'era una volta, poco distante da un villaggio, un vecchio mulino disabitato, la gente del villaggio non osava avvicinarsi a causa degli strani rumori che provenivano da esso, c'era chi diceva fosse abitato da strane creature, qualcunaltro giurava di aver visto aggirarsi per il giardino, a notte fonda, il fantasma di una donna dai lunghi capelli dorati.Arrivò un giorno nel villaggio, in cerca di fortuna, un giovane poeta che non perse tempo a farsi dei nemici giudicando tutti e tutto con i suoi versi. Poichè gli serviva un riparo e nessuno era disposto a darglielo, a causa della cattiva reputazione che si era fatto in poche ore, decise di passare la notte nel mulino.Esso si presentava cadente e pieno di spifferi, ma al giovane poco importava l'indomani sarebbe andato via. Cominciò quindi a curiosare tra le stanze ed infine decise di visitare anche il giardino che si trovava alle spalle del casolare. Aprì la porticina che separava le vecchie mura dall'esterno e davanti a sè vide un magnifico giardino, con fiori e alberi variopinti, che circondavano una fontana zampillante. Restò lì tutto il giorno, affascinato da quel bellissimo paesaggio poi con l'imbrunire, rientrò in casa per prepararsi qualcosa da metter sotto i denti. Quando ormai la luna era alta nel cielo ed il poeta era in procinto di andare a riposarsi, sentì un canto femminile provenire dal giardino. Guardò prima da uno spiraglio ma non vide nulla, allora prese coraggio ed aprì la porta. Cercò ovunque, il canto continuava, ma non vide nessuna ragazza solo una pappagallina dalle piume dorate, adagiata sulla cima della fontana. Il giovane si avvicinò per vedere lo splendido esemplare da vicino, ed ascoltando meglio si accorse che quei versi gli erano familiari. Erano i suoi, che cantati con quella voce risultavano molto belli. Quando l'uccello si accorse della presenza del poeta si spaventò e stava per volar via quando ilpoeta gridò -Non fuggire piccolina, non ti farò nulla, voglio solo ascoltare il tuo canto- il volatile si avvicinò ed il poeta proseguì -Qui nessuno mi rivolge la parola, almeno tu, rimani a farmi compagnia-. La pappagallina allora gli rispose -Ho ascoltato i tuoi versi e mi piacciono, ti faccio una proposta torna a trovarmi tutte le sere per tre anni consecutivi ed in cambio, canterò le tue odi alla gente del villaggio così che ti apprezzino e non sarai costretto a rimanere solo-. Il giovane accettò e per i primi due anni, come da promessa, al calare della notte si recava nel giardino per ritrovarsi con la sua cara amica, la quale lo attendeva impaziente sulla cima della fontana e dopo aver ascoltato i suoi versi volava via sui davanzali delle case ripetendoli.Grazie all'operato dell'uccellino il poeta riuscì a farsi degli amici, trovò un lavoro e anche moglie ma dimenticò la promessa e smise di andare a trovare il pappagallo. Non passò molto tempo che la moglie del verseggiatore fuggì via con un altro uomo, lui divenne arrogante e saccente e finì nuovamente con il rimanere solo. Fu allora che gli tornò alla mente l'amica. Decise così di recarsi all'imbrunire, come hai vecchi tempi, nel giardino ma quando uscì non trovò ad attenderlo la piccola pappagallina ma una bellissima fanciulla, dai lunghi capelli biondi. -Ti ho atteso a lungo poeta, sperando che tu ti ricordassi di me e che spezzassi la maledizione che da anni mi costringe a vagare su questa terra sotto le sembianze di un pappagallo. Ma così non è stato. Addio.- sotto gli occhi increduli del poeta la donna si trasformò in pappagallo e volò via, in compagnia di un pappagallo blu ed il poeta non la vide mai più.