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Il politico vintage:ritorno e utilizzo per mancanza di alternative nuove.

Creato il 14 aprile 2012 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA
La politica vintage non e’ passata di moda anzi puo’ salvare quella che manca attualmente.
Si perche’ se da una parte si ha voglia di cambiamenti tra movimenti e associazioni pronte a scendere nella campagna elettorale dei comuni per la poltrona del sindaco,c’e’ anche da dire che nuove alternative in fatto di nomi mancano.
Prendi Taranto.
Il PDL candida l’avvocato Condemi gia’ utilizzato nella giunta Di Bello che porto’ la citta’ dei due mari al piu’ grande dissesto finanziario di un comune.
Poi ritorna Cito figlio che purtroppo dovra’ fare a meno del padre ricondotto in carcere per problemi giudiziari.
Ci sara’ Stefano l’attuale sindaco che cerchera’ di rifar innamorare i tarantini dopo che loro,guarda un po’,lo hanno discreditato per mancanza di attributi da mostrare specialmente contro il re dell’acciaio Riva.
Ci sara’ anche da vedere il comunista Capriulo che dopo aver fatto le sue primarie dovra’ confermarsi alla guida di una sinistra locale sempre piu’ orfana di leader veri e carismatici.
Discorso a parte gli ambientalisti con Angelo Bonelli che con le sue liste e la sua candidatura a sindaco della citta’ jonica,dovrebbe in teoria spopolare e rappresentare quella parte di cittadini stanchi dei veleni della grande industria e pronti a seguire programmi di dismissione dell’area industriale lanciati da questa fazione ambientalista.
Insomma a Taranto ci sara’ da seguire o un cambiamento radicale nella cultura industriale oramai lunga e caratteristica che ha portato morte e distruzione a questa citta’ per anni.Oppure si continuera’ a vivere in simbiosi col siderurgico e monitorarlo sempre da vicino come dicono i maggiori esponenti politici.
Il vero dramma e’ la mancanza di alternativa all’Ilva stessa e la difficile riconversione di aree oramai inquinate e contaminate dalla diossina che per anni ha sversato l’Ilva sul territorio.
Una cosa e’ certa:il voto di Maggio deve dirci se Taranto e i tarantini sono ancora succubi del ricatto occupazionale oppure,stanchi e alcuni(molti)malati,vogliono il cambiamento dichiarato dai verdi di Bonelli.
 


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