Basti pensare ad un tradizionale, quanto mai luculliano banchetto domenicale, quando solitamente attorno al tavolo si riunisce la famiglia intera(qualcuno anche con tanto di parannanza legata intorno al collo). Nonostante dopo le tagliatelle fatte in casa e condite con ragù bello rosso che ha bollito per tre ore e che ti fa i baffi che per toglierteli sei costretto ad andare in bagno e lavarti con il sapone(e qui capite il perché delle parannanze e vi confesso che un giorno chiederò a mia nonna cosa ci mette in quel ragù…o forse no perché a volte è meglio non sapere) si arrivi alla portata del pollo arrosto già con il bottone e a volte anche la zip dei jeans slacciati(siano benedette le maxi maglie ;-)), tutti sono pronti con coltello e forchetta affilati a litigarsi i cosci del pollo...E non c'è stagione che tiene: anche ad agosto tutti pronti ad accoltellarsi per un coscio!!! D'altronde si sa, è la parte più buona e gustosa del pollo e con qualche patatina bella croccante e dorata di contorno, è il modo migliore per concludere il pranzetto(e mettersi subito alla ricerca del fido ed immancabile Diger Selz nella borsa)!A casa da mia madre dove vengono cotti i polli ruspanti che alleva a tempo perso mio padre, ci sono questi due megacoscioni che vengono litigati da me, mio padre e mio fratello(mia madre rinuncia senza speranze e si da subito alle ali e al collo). E non vi dico ogni volta a quali teatrini diamo vita, anche perché mio padre è peggio di me e mio fratello, messi insieme!!!E non vi voglio nemmeno dirvi cosa succede quando questi polli ruspanti sono molto grandi e mia madre ne cuoce solo metà…Lì si rasenta ogni volta la tragedia anche perchè, un coscio in tre, è dura…Ora in attesa che qualche genio della genetica, raccolga il mio appello, vi mostro che fine ho fatto fare ai tre fusi acquistati in confezione "utopica" ;-) al supermercato (nulla a che vedere con quelli ruspanti, ma quelli di mio padre ce li siamo pappati tutti e ancora i nuovi polletti che stanno crescendo sono piccoli). A pranzo eravamo in tre e quindi ad ognuno il suo fuso…Provate questa semplice ricetta perché è gustosissima. La carne è saporita e la tentazione di fare la scarpetta sarà forte...Parola di buongustai, alias io, la cavia e un amico!!!
- 6 fusi di pollo
- 1 spicchio d’aglio
- ½ bicchiere di vino bianco secco
- 1 spolverata di senape bianca in polvere
- 1 cucchiaio di capperi sotto sale
- 1 spolverata di polvere di peperoncino
- 8 pomodorini piccadilly
- brodo di pollo q.b.(in mancanza va bene anche il brodo vegetale)
- sale fino
- 1 cucchiaio di olio e.v.o.
ProcedimentoIn una padella antiaderente mettere l’olio e lo spicchio di aglio intero. Far imbiondire, toglierlo e far rosolare i fusi a fiamma viva.Sfumare con il vino bianco e stemperare la senape in polvere nel fondo di cottura. Unire i capperi precedentemente dissalati, salare, incoperchiare e far cuocere a fiamma bassa per mezz’ora. Se il composto dovesse risultare troppo secco, bagnare con del brodo tiepido. Trascorsi i trenta minuti unire i pomodorini ridotti a pezzi, spolverare con il peperoncino e far cuocere incoperchiato per ulteriori 10 minuti.Servire ben caldi.