il pollo numero due

Creato il 14 marzo 2011 da 6cuorieunacasetta
C'era una volta una gallinella vagabonda che, cinque anni fa, trascorse l'estate a svolazzare leggiadra nel vigneto confinante con il nostro giardino. Sopraggiunto l'inverno, complici la scarsità di cibo e i cacciatori che cercavano di acchiapparla, cedette al paziente richiamo dei miei bambini, che tutti i giorni la allettavano con del mais,  e venne ad abitare da noi.
Cominciò così un'allegra e pacifica convivenza.
Lei in giardino, tutto il giardino, e i miei bambini, i gatti, i cani a debita distanza.
 Era una gallinella dallo spirito libero, che sapeva quel che voleva.
Voleva dormire sulla palma. Non su di un altro albero più facile da scalare, non in una casetta di legno sopraelevata costruita apposta per lei. Proprio sulla palma. E il nonno munì la palma di scaletta.
Voleva essere una single. Un giorno capitò da noi, randagio pure lui, un bellissimo e altero gallo nero, ma durò poco. La nostra gallinella proprio non ne voleva sapere, così il gallo un bel giorno se ne andò in cerca di pollastre più consenzienti.
Voleva i bomboloni alla crema di mio figlio:
- Mamma, la gallina è saltata sul bracciolo della sedia. Sta guardando il mio krapfen!
- Scacciala via, che sarà mai.
- Mamma, mamma! La gallina è scappata con il mio krapfen!
Voleva i pomodori del nostro mini orto:
- Senti Cocò, parliamoci chiaro, i pomodori sono per noi, i vermi e le lumache li mangi tu.
- Co-cò.
- Ecco, brava.
Voleva entrare in casa per becchettare le briciole sotto il tavolo:
- Fila fuori gallinaccia, altrimenti ti metto in pentola!
- Mamma, che schifo, ha fatto popò sotto il tavolo!
- Ecco, che bellezza.
Cocò faceva anche delle piccole e deliziosa uova bianche. E qualcuna l'abbiamo anche mangiata:
- Mamma, mamma, la gallina ha fatto l'uovo, guarda!
Splash.
- Ops...Mi è scivolato.
 Non è mai finita in pentola, naturalmente. Se ne è andata una calda notte d'estate. I miei bambini l'hanno seppellita sotto la sua palma.
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