Ciao a tutti voi carissimissssssssssssimisssssssssssssssimi amici miei…!!! ^____^
Come state???
Come avete trascorso questo giovedì di settembre??? ^____^
Io tutto bene, grazie!!!
Ho passato il pomeriggio in casa perchè volevo finire di sistemare il mio nuovo libro, libro che segna l’ultima tappa dell’operazione rilancio della mia “Libreria Online“, ovvero “I Libri di Riccardino“.
Dopo la Pagina Facebook, il blog-notiziario e prima del futuro e nascendo sito internet, ecco arrivare la mia nuova raccolta di racconti, tutti basati sulla vita della mia “Libreria Online“.
Come dite???
Il titolo di questo libro???
Beh…!!!
Per quanto riguarda il titolo ammetto di aver fatto sfoggio di una fantasia incredibile…
Ho infatti deciso di intitolare il libro “I Libri di Riccardino”.
Il libro è ormai pronto.
Manca solo che la mia “Fatina della Grafica”, al secolo la mia carissimissssssssimisssssssima amica Katja, abbia il tempo di realizzare la copertina e poi completerò la pubblicazione.
Ho detto che la completerò in quanto, per una questione di verifica dell’impaginazione, ho già provveduto a caricare il file del libro ed a farlo convertire in formato pdf.
Ma lasciamo da parte questo mio nuovo futuro libro e passiamo a quello che è l’argomento principale di questa nostra storiella tardo serale.
Per la verità questa storiella doveva essere parte integrante di quella di ieri ma poi la mia beata smemoratezza ha fatto in modo che io mi dimenticassi di inserire questo punto nella storiella di ieri facendomi così guadagnare una storiella senza praticamente nessuna fatica.
Dunque…
Il “Grande Fiume” di cui parlo nel titolo non è IL Grande Fiume per antonomasia, quello, per intenderci, che compare nei racconti del Grandissimissssssssimisssssssimo Giovannino Guareschi, vale a dire il Po.
No…!!!
Nel nostro caso è il “Grande Fiume” delle mie parti, ossia l’Adda.
Ebbene…
Dovete sapere che, da qualche anno, allo scopo di congiungere il Sentiero Valtellina con il lungo Adda che porta poi nell’abitato di Sondrio, è stato realizzato un ponte.
Voi direte ora: “Bella forza!!! Con cosa avresti voluto unire le due sponde dell’Adda sennò???”
Il fatto mirabile non è tanto il ponte in sé ma bensì la sua “struttura”.
Il ponte che congiunge il Sentiero Valtellina con il lungo Adda che porta a Sondrio è molto somigliante al ponte che si trova in Grecia, nella città di Patrasso.
Intendiamoci…
Non è proprio il clone di quel ponte.
Tuttavia gli assomiglia molto!!!
Ieri mattina, mentre ci trovavano affacciati a guardare il “Grande Fiume” locale prima di riprendere la strada verso casa, ad un certo punto, ci è scappato l’occhio su un punto della spalletta (non sono sicuro si chiami proprio così, ma passatemi il termine!!!).
E qui abbiamo notato un aspetto che ha dato un ulteriore tocco di “classe” alla realizzazione.
Agganciato ad una delle sbarre del ponte c’era, infatti, un lucchetto.
Avete presente i lucchetti diventati tanto di moda dopo, mi pare, “Tre metri sopra il cielo” e tanto popolari a Ponte Milvio a Roma???
Ecco…!!!
Proprio uno di quei lucchetti, lasciato da una coppia di innamorati, presumibilmente giovani, che, fedeli al romanzo ed al film di Federico Moccia, hanno voluto suggellare a quel modo il proprio amore.
Chissà che la moda dei lucchetti non prenda piede anche qui e non trasformi il Ponte sull’Adda in un nuovo Ponte Milvio!!! ^_____^
Staremo a vedere…
Bene…!!!
Ed anche per stasera siamo ormai giunti ai saluti…
Non prima però che io abbia avuto modo di ringraziare tutte e tutti voi per la pazienza e l’attenzione che da sempre mi dedicate e prima che vi abbia potuto dare l’arrivederci alla nostra prossima “Storiella da Blog”…!!! ^______^
Sempre qui tra queste pagine…
E sempre che a voi continui a far piacere seguirmi e leggermi…!!! ^_______^
Per ora vi saluto augurandovi una splendida rimanenza di serata, una serena notte ed un fantasmagorico venerdì…!!! ^______^
Buona lettura, come sempre, a tutti voi carissimisssssssssssimissssssssssssimi amici miei…!!! ^______^
Riccardo