Come sappiamo (o quantomeno abbiamo potuto constatare), il panorama notebook negli ultimi tempi è diventato caotico quanto basta, per spingerti a fare bunjee jumping con i fili di cotone.
Quasi tutto è lasciato al caso, con prezzi da sogno e configurazioni hw che preferiresti trovarti in un incubo.
Ma partiamo dall’inizio di questa assurda faccenda, così capiranno anche quelli che hanno 2 lauree (cit.).
E allora da dove partiamo? Sicuramente dalla lista delle più comuni case produttrici (quelle che per intenderci venderebbero anche ai barboni), escludendo per ora Apple, che come sappiamo è un mercato di nicchia rispetto a quello maggiormente diffuso (e obbligatorio) di Windows.
E quindi ricapitolando, la lista delle maggiori aziende è composta in ordine di importanza (e quindi di qualità), da:
- Lenovo
- Sony (prima della chiusura della sezione Vaio)
- Asus
- Dell
- Toshiba
- Acer
- HP
Con esemplari che partono da un costo di 300 euro, fino ad arrivare oltre la soglia dei 1.000 euro.
E fin qui nulla di strano, certo il primo pensiero è quello di una macchina duratura, fatta con componenti di qualità, sia che si parli di alluminio super-raffinato, o sia che si parli di semplice plastica.
Dopotutto ciò che realmente dovrebbe rappresentare la differenza di prezzo, è la sezione dedicata alle possibilità che offre la macchina, quindi cpu e gpu più, o meno potente, memoria più, o meno capiente, e così via…
Tuttavia anche se logica imporrebbe ciò, la realta è come sempre ben diversa, e quindi cosa mai ci sara di così tanto brutto in questi pre-assemblati costrettiarimaneretaliperchènonesitononotebookassemblatimannaggia?
Semplice, l’usura della macchina, che a discapito di ogni possibile previsione inizia a verificarsi anche a distanza di pochi mesi (per i più fortunati dopo un paio d’anni), colpendo in primis quello che è un os ben farcito, di certo non con roba seria.
Fra tools prioprietario dalla dubbia utilità, e installazioni farlocche costellate da software trial, le operazioni più complesse come ad esempio la renderizzazione di un filmato, miste ad un multitasking low-profile, diventano a dir poco stucchevoli.
Ma come una buona Matrioska che si rispetti, arriva anche il secondo “malanno”, che colpisce il sistema respiratorio per così dire, di queste già asmatiche macchine.
Il quale inizia a perdere colpi, fino a rendere il vostro investimento un piccolo fornelletto a gas.
Ingegnarizzazione docet.
Ma qualcuno potrebbe pensare che non possa esistere situazione peggiore di questa, ebbene quel qualcuno si sbaglia, perchè il morbo della manina corta colpisce anche unità ottiche e layout.
Fra rallentamenti improvvisi, e vernice ricavata da tatuaggi dei polaretti, ciò che prima era un pc, ora è un carretto di hotdog senza ruote.
Situazione analoga per i desktop (ormai morti, sepolti e surclassati da macchine assemblate), che anzichè soffrire di surriscaldamento, perdono il loro sistema d’alimentazione.
E tutto a causa di una scadente gestione delle priorità, che vede i produttori risparmiare inutilmente su cose che sono le fondamenta del prodotto fonale, il quale dovrebbe essere studiato per funzionare almeno 10 anni, senza insulse complicazioni.
Discorso valido per la fascia al di sotto dei 600 euro (sempre ammesso che non si parli di marche offlimits).
E passando infine al mercato Apple, beh…si può dire che esso nonostante l’immutabile regola dei costi, paradossalmente non presenta variazioni temporali rispetto alle altalenanti controparti, nonostante alcune nuove importanti aggiunte (SSD).
Una sorta di croce sul cuore alla Briatore se così si può definire, che però non delude le aspettative (se ci limitiamo ai prodotti sensati ovviamente), contribuendo a spianare la strada per l’utente finale in caso di eventuale scelta.
Lo scenario dunque non appare come uno dei migliori, e se sommiamo i precedenti punti, un probabile acquisto diverrebbe tutt’altro che spensierato.
E quindi, cosa scegliere? A voi la parola.
Un ringraziamento speciale ad AntoB, per avermi spinto a massacrare le sue obbiezioni xD, thanks
Il portabile mondo dei pre-assemblati