Il portico dorato - Un pescatore - L'ospite

Da Minerva Jones
Sono circa le 18.30 e scendo dall'auto di mio padre che per qualche ragione m'ha accompagnato a Padova. Nel buio mi lascia in una strada del centro cittadino a quell'ora già deserta. Il blu cobalto del cielo avvolge chiese e palazzi storici di cui nulla m'importa, una nebbiolina fitta e fredda ne sfuma i contorni. Comincio a camminare sotto i portici luminosi e dorati, pensando che quella sia l'unica zona sicura nell'oscurità e nell'assenza d'anima viva.
D'un tratto, invece, da dietro una colonna, spunta un uomo già avanti con gli anni, visibilmente ubriaco e minaccioso, giacca e cappello impermeabili gialli come quelli d'un pescatore, una pistola in mano che fa roteare nell'aria, con cui gioca, che mi punta addosso completamente privo della consapevolezza di rappresentare un potenziale pericolo. Mi butta a terra con violenza, poi veloce s'allontana.
L'ho scampata, ma sono tremendamente scossa. La gente intorno chiama polizia e ambulanza - la prima raccoglie subito la mia deposizione, la seconda giunge più tardi quando io mi sono già ripresa e temporaneamente allontanata perché ho bisogno di "prendere una boccata d'aria". Mio padre mi recupera, e accompagna a firmare il verbale in commissariato. Mi dicono che la mia versione coincide con quella di altri testimoni (?).
Risalgo in auto - mio padre verso mezzanotte vuole che torniamo a casa. Mentre chiudo la portiera, accompagnato da un amico che m'avrebbe dovuto ospitare quella notte a Padova, mi si avvicina un suo secondo ospite, in quei giorni, oltre a me, e mi dice che gli dispiace tanto ciò che m'è capitato, e che sono una persona stupenda che vorrebbe conoscere meglio. Per questo sarebbe veramente felice di potermi ospitare alcuni giorni da lui, quando vorrò.
Lo guardo da vicino, incantata da quel suo calmo sorriso riflessivo e affettuoso, pieno d'amore. E' colui che m'ha aggredito - ed è lo scrittore Erri De Luca.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :